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Il cosiddetto "piano casa" presentato dal Governo all’interno della manovra finanziaria è uno dei provvedimenti peggiori e più antipopolari presi dall’esecutivo Berlusconi. La legge 9 del febbraio 2007 dell'ex ministro Ferrero puntava a tamponare la “crisi casa” intervenendo in prima battuta sul blocco degli sfratti e in seconda rilanciando il ruolo del pubblico, attraverso il recupero di abitazioni e nuove costruzioni. Ecco, le risorse previste per le ristrutturazioni delle case popolari non ci sono più e si mette nelle mani del privato la risoluzione dell'emergenza abitativa attraverso l’allentamento dei vincoli urbanistici e sociali per l’housing sociale (un canone agevolato per le famiglie che pagano l'affitto direttamente al privato). Siamo alle solite. La destra strumentalizza un dramma sociale per foraggiare il privato. E quel che è peggio è che determina questa situazione sottraendo risorse destinate alle fasce più indifese della popolazione. Del resto questa è la filosofia che ha guidato il governo nella definizione di una finanziaria ingiusta e recessiva. Basta pensare ai tagli alle “spese” in settori fondamentali come Enti Locali, sanità e scuola: nessun intervento rispetto alla drammatica questione salariale che interessa lavoratori e pensionati! Per questo proponiamo a tutte le organizzazioni politiche, sindacali, sociali della sinistra della provincia di Perugia di costituire nel nostro territorio un nuovo movimento di lotta per il salario e lo stato sociale e di lavorare ad una piattaforma unitaria per contribuire a dare vita in autunno ad una grande mobilitazione popolare e di massa contro questo governo. Condividi