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TERNI – L’Amministrazione provinciale di Terni ha raggiunto un’intesa con quella di Viterbo sulla mobilità venatoria al quale manca solo la ratifica ufficiale. Gli accordi ricalcano quelli dell’anno scorso con la possibilità per circa 1.000 cacciatori di recarsi nel territorio laziale. Lo ha reso noto stamattina l’Assessore provinciale alla Caccia, Gianni Pelini, che sta incontrando in queste ore anche l’Assessore all’Attività venatoria della Regione Abruzzo, Federico Fabiani, e quello della Provincia dell’Aquila, Michele Fina. Oggetto degli incontri la possibilità di raggiungere un accordo sul maggior numero possibile di permessi giornalieri, anche sulla scorta delle sollecitazioni che le associazioni venatorie hanno formulato nei confronti della Provincia di Terni. “L’obiettivo – ha spiegato l’Assessore Pelini – è quello di ripetere i risultati della scorsa stagione venatoria, anche se ci sono oggettivi problemi a seguito delle decisioni degli ATC abruzzesi di rispettare rigorosamente le indicazioni della Regione sulle percentuali di ingresso di cacciatori”. Nel frattempo l’Assessore ha chiesto ufficialmente un incontro anche alla Provincia di Roma, mentre domani mattina è previsto a Palazzo Bazzani un summit con i rappresentanti di tutte le associazioni venatorie per fare il punto sugli incontri svolti in questi giorni con le Province limitrofe ed assumere decisioni in merito alla caccia al cinghiale. “Restano da affrontare e risolvere – ha concluso Pelini – le difficoltà con la Provincia di Rieti relative soprattutto al blocco dei permessi”. Condividi