gruppi maggioranza.jpg
PERUGIA - La vicenda degli appalti ha avuto ''un impatto minimo nella Provincia di Perugia'', con soli tre procedimenti momentaneamente fermi su oltre 300 in corso e nuove gare in programma per il prossimo settembre'': e' quanto ha assicurato il gruppo di lavoro della maggioranza che oggi - in una conferenza stampa - ha presentato le proprie proposte per rendere piu' trasparente ed operativo il settore. L'ente ''e' sano, vivo, vitale, non ha perso un colpo'', ha assicurato Giampiero Rasimelli (Pd), esprimendo ''una punta di rammarico e di stupore per il rifiuto della minoranza a partecipare alla commissione di vigilanza''. ''E' tuttavia evidente dalle indagini della magistratura - ha aggiunto Rasimelli - che un gruppo di imprese ha trovato qui dentro compiacenze e complicita' che hanno interessato qualche gara in piu'. Ma non solo queste imprese partecipavano alle gare. Il panorama e' molto piu' ampio e piu' vasto''. Secondo Rasimelli, ''in nessun caso e' possibile sottovalutare l'impatto della vicenda, da considerare inammissibile e che riceve la condanna ferma della giunta, del consiglio, della struttura dell'ente''. ''E' comunque importante - ha osservato ancora - vedere come cogliere questa occasione per una accelerazione che in generale i tempi nei quali viviamo richiedevano''. Tra le proposte del gruppo di lavoro, il passaggio integrale su internet di tutte le procedure degli appalti, una maggiore rotazione delle responsabilita' operative all'interno della struttura, ed un maggiore dialogo tra enti. oltre a Rasimelli, fanno parte del gruppo Lazzaro Bogliari (Pd), Guido De Prisco (Rifondazione), Stefano Ceccarelli (Comunisti italiani), Lorenzo Delle Grotti (Partito socialista-Pse), Luciano Paci (Unione di centro) e Palmiero Bruscia (Pd). Il pacchetto di proposte sara' ora sottoposto all'esame dell'ente. Il primo passo e' un ordine del giorno, firmato dai consiglieri Bogliari, De Prisco, Ceccarelli, Delle Grotti e Paci, che impegna il consiglio ''ad assumere una iniziativa di discussione approfondita nelle competenti commissioni, al fine di arrivare a definire un'agenda concreta di misure e provvedimenti di natura regolamentare o statutaria, volta a far fronte alle emergenze maturate e ad una piu' ampia esigenza di innovazione di questo fondamentale settore di lavoro della Provincia''. Il gruppo (che opera da quasi quattro settimane e che in questo periodo ha incontrato imprenditori, sindacati e consumatori, oltre alla struttura della Provincia, riscontrando ''un ampio consenso'') chiede, in generale, l'avvio di un dialogo tra enti e associazioni, ''per rendere questo settore meno frantumato''. In particolare, in un documento, vengono riassunte le proposte avanzate. Oltre ad una capillare utilizzazione del portale internet, ''il rilancio e l'applicazione rigorosa dei principi della programmazione, con maggiore coinvolgimento degli organi istituzionali e degli enti finanziatori al fine di evitare al massimo il ricorso a procedure d'urgenza; l'approvazione del Regolamento sui lavori in economia che preveda, per il ricorso alle procedure senza evidenza pubblica, l'istituzione di un albo delle imprese; l'aggiornamento del Regolamento sui contratti e sugli appalti in base alle nuove disposizioni di legge; l'adeguamento del Regolamento di contabilita'''. Si chiede inoltre, la rotazione ed una maggiore collegialita' nelle responsabilita' operative all'interno della struttura, e si propone l'individuazione di un soggetto qualificato esterno che svolga controlli a campione sui lavori, i cui risultati dovranno essere resi pubblici. Secondo il gruppo di lavoro, c'e' poi la necessita' di fondamentali innovazioni nella disciplina della somma urgenza, con la ''costituzione in bilancio di un fondo specifico annuale ed una piu' chiara individuazione della procedura, al fine di distinguere gli interventi necessari a rimuovere l'immediato pericolo, dalle opere programmabili atte al completo ripristino funzionale''. Condividi