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PERUGIA - “Giocare sul consenso dell’opinione pubblica con affermazioni strumentali contro i dipendenti pubblici è uno “sport mediatico” iniziato da tempo, non ultime le notizie sui dati riferiti alla diminuzione dell’assenteismo per malattia”. Ad affermarlo il segretario generale regionale Fp Cisl Mauro Ricci. “In un confronto mediatico –ha spiegato nella sua analisi- tutte le armi legittimamente usate sono buone ma generalizzate sempre su tutti i dipendenti pubblici sta diventando sempre più una scorrettezza verso migliaia di lavoratori che, quotidianamente, svolgono il loro onesto e professionale lavoro”. Da anni, infatti, è obiettivo del sindacato non solo di introdurre, ma di realizzare veramente, il percorso della meritocrazia all’interno dei posti di lavoro. “Quello che appare –ha aggiunto Ricci- è che gli obiettivi politici, cavalcati da interessi mediatici populisti, sono quelli di sparare sulla categoria dei dipendenti pubblici con una campagna denigratoria su tutti i fronti, anche quello della malattia. Non saremo mai d’accordo, anzi strilleremo i nostri pensieri, le nostre considerazioni, molto più rispondenti alla realtà di quelli a campione del Ministro della Funzione Pubblica che mancano addirittura dei dati di alcuni ministeri importanti. Questo –ha commentato il segretario Fp Cisl- la dice lunga sul fare riferimento sempre agli altri, senza ben guardare casa propria. L’opinione pubblica dovrebbe considerare anche questo elemento: la denigrazione, forse, potrebbe nascondere, ormai da anni, i veri responsabili di una situazione sulla quale il sindacato si vuole confrontare, vuole dialogare, vuole essere un attore importante all’interno di una vera riforma della Pubblica amministrazione. Dalla stessa classe politica, a partire dai Ministri, dai Presidenti, dai Sindaci, dagli Assessori, dipende se l’amministrazione pubblica non funziona: non è per colpa di qualche mela marcia tra i dipendenti, ma è soprattutto per le ingerenze della politica per il ricorso a consulenze esterne, alle esternalizzazioni di servizi pubblici”. Il sindacato da tempo ha aperto una battaglia contro questo modo di gestire la Pubblica amministrazione da parte dei politici. “Ma se le tendenze dei politici di turno è sempre la stessa –ha affermato con forza Ricci- noi faremo la nostra parte nel condizionare i nostri interlocutori a che tutta una serie di servizi essenziali per la cittadinanza e la sanità, la sicurezza, la previdenza, debba essere e rimanere patrimonio dello Stato e non gestita da terzi. Certamente –ha poi indicato il segretario- lo Stato, per garantire e migliorare questi obiettivi, deve investire sul personale, sulla formazione con risorse finanziarie adeguate. Di rimando, addirittura, lo Stato taglia i soldi per i rinnovi contrattuali, toglie i soldi per il salario legato al miglioramento delle procedure e della partecipazione a questa del personale che è disponibile al cambiamento radicale del modo di lavorare: questo deve essere evidenziato all’opinione pubblica perché sono diventati molti, tanti, troppi a parlare ma molto pochi a concretizzare veramente qualcosa”. La Cisl FP sta facendo una elaborazione nazionale con dati che arrivano da tutti i posti di lavoro, nazionali e locali (dello Stato, della Sanità, degli Enti locali, degli Enti pubblici non economici). “Da questa –ha concluso Ricci- oggettivamente stanno emergendo tante di quelle verità che, prive di demagogia, contribuiranno a mettere veramente le mani ad un progetto di miglioramento dell’attuale Pubblica amministrazione”. Condividi