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PERUGIA - Rallenta, ma non si arresta la crescita della base imprenditoriale della provincia di Perugia. Lo dicono i risultati dell'indagine Movimprese, rilevazione trimestrale su natalita' e mortalita' delle imprese condotta da Infocamere e resa nota oggi dalla camera di commercio di Perugia. L'inchiesta riferisce che anche nel secondo trimestre del 2008 sono nate piu' imprese di quante abbiano cessato l'attivita': 1.187 contro 800, con un saldo positivo di 387 unita', peraltro il piu' basso dell'ultimo quinquennio. Al 30 giugno 2008 le imprese registrate alla camera di commercio di Perugia hanno superato per la prima volta le 73.000 unita' (73.092). Secondo Alviero Moretti, presidente della camera di commercio perugina, ''le difficolta' e l'incertezza del momento contribuiscono a stimolare un processo di selezione che da un lato favorisce l'irrobustimento delle imprese meglio organizzate, ma dall'altro spinge fuori dal mercato quelle meno strutturate''. Riguardo alle forme giuridiche delle imprese, emerge che sono esclusivamente le ditte individuali a registrare un tasso di variazione negativo (-0,6%) mentre le imprese di capitale continuano a crescere a tassi sostenuti (+5,2% su base tendenziale), in accelerazione rispetto al 4,4% del 2007. I risultati migliori sono stati registrati dal settore della produzione di energia, gas e acqua, piccolo in termini numerici, ma che e' cresciuto del 22,9 per cento su base tendenziale. A seguire la sanita' e altri servizi sociali, anch'esso relativamente piccolo ma con una crescita del 6,3%. Il settore dei servizi alle imprese con 6.224 unita' ha fatto registrare un incremento nel trimestre pari al 4,1%, mentre il comparto costruzioni, il terzo per numero di imprese (10.558 unita'), registra una crescita del 2,8%. Il settore del commercio, con un peso del 22,4% del totale delle imprese registrate si e' mantenuto pressoche' stabile, con una variazione del +0,2% su base annua. Condividi