BOLOGNINI.jpg
PERUGIA - “I dati dell’Osservatorio regionale sull’andamento in Umbria nel 2007, diffusi nei giorni scorsi, fotografano una realtà oggettiva che non viene, però, percepita allo stesso modo dai cittadini”. A prendere la parola il segretario regionale Cisl Giuseppe Bolognini che sottolinea, nel proprio intervento, il fondamentale ruolo del sindacato nel raggiungimento da parte della Regione di importanti obiettivi sia sul piano dello sviluppo economico che delle politiche attive del lavoro. “I dati statistici -ha spiegato Bolognini- fotografano la situazione presente, ma permangono ancora questioni che vengono percepite con la gravità di un macigno da parte dei cittadini: il lavoro dei diplomati e dei laureati, eccellenze della nostra società, rimane per lo più precario. La precarietà coinvolge e stravolge la vita dei giovani, della loro progettualità futura sia in termini professionali che personali: questi non sempre possono contare sul proprio nucleo familiare sino al momento di conquistare una posizione stabile, con stipendio congruo al proprio mantenimento”. “Le fasce deboli –ha poi continuato il segretario Cisl- in tantissimi casi non trovano adeguato inserimento. Importante –ha aggiunto Bolognini- è l’occupazione degli immigrati in alcuni settori, quali edilizia e agricoltura, per questo l’integrazione degli stranieri non deve passare solo attraverso il lavoro, ma la questione deve essere affrontata in modo organico grazie anche all’elaborazione e all’attuazione di politiche di integrazione sociale. In tale modo la “questione sicurezza” si attenuerebbe nella coscienza dei cittadini, oggi allarmanti in seguito agli ultimi fatti di cronaca che hanno colpito in particolare Perugia”. Condividi