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PERUGIA - ''Abbiamo ripreso il cammino del Patto con l'impegno, condiviso da tutti, di definire ora priorita' e scadenze delle azioni da attuare da qui alla fine di questa legislatura''. Cosi' la presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti, ha commentato l'esito dell'incontro del Tavolo generale del patto per lo sviluppo dell'Umbria che si e' tenuto ieri in Regione. ''Con soddisfazione ho potuto constatare - ha aggiunto la presidente - che tutte le parti hanno non solo riconfermato la validita' di questo innovativo strumento di concertazione, ma hanno condiviso gran parte del documento che abbiamo predisposto e discusso nel corso del tavolo generale. Ciascuno ha offerto al dibattito il proprio positivo contributo, nella consapevolezza che soltanto l'azione congiunta di tutti i sottoscrittori del Patto, e ciascuno facendo la propria parte, si opera nell'interesse generale della crescita dell'Umbria e dello sviluppo della nostra collettivita'''. E ''produttivita', innovazione, internazionalizzazione'' sono le tre parole chiave della nuova fase del Patto per lo sviluppo e l'innovazione dell'Umbria secondo il documento proposto ieri dalla giunta regionale ai soggetti del tavolo generale,con l'obiettivo di rilanciare, attraverso la pratica della concertazione e la sua istituzionalizzazione, un metodo di governo adatto a sostenere l'Umbria rispetto alle sfide che deve fronteggiare. ''Abbandonare il Patto - si legge nel documento - significherebbe scendere di un gradino''. L'esperienza di questi anni - si sottolinea - offre spunti e motivi di riflessione che impongono una modifica nelle impostazioni del lavoro e una diversa regolazione e messa a punto della strumentazionee delle procedure. Occorre evitare ''un processo di logoramento continuo'' che puo' essere indotto dalla tendenza a rimettere in discussione, per ogni problema ''minore'', le basi strategiche del Patto, da una mancata chiarezza circa le questioni sulle quali esso puo' intervenire e decidere e su quelle che sono da considerare le fonti attendibili di riferimento per i dati economico sociali. Una maggiore consapevolezza della ''missione e della visione del futuro dell'Umbria'', un maggiore coinvolgimento degli ''attori pubblici, in primis degli enti locali'', il superamento di frammentazioni, l'incremento di risorse e un piu' rigoroso criterio di equita' nella loro ripartizione, una piu' condivisa partecipazione ai ''progetti caratterizzanti'', una piu' convinta assunzione dell'obiettivo di crescita della produttivita' e un sistema di costante misurazione dei risultati, costituiscono - secondo l'analisi - i fattori della prospettiva di rilancio del Patto. Condividi