droga.jpg
FERRARA - I carabinieri di Ferrara stanno eseguendo in varie citta' - oltre al capoluogo estense, Ravenna, Caserta, Casal di Principe e Aversa, Treviso, Perugia, Bologna, Varese, Siena e Bergamo - 29 ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip del tribunale di Ferrara per un'inchiesta nata dopo l'uccisione del vicebrigadiere Cristiano Scantamburlo, 33 anni, avvenuta a Comacchio il 12 febbraio 2006. L'omicidio fu commesso da un detenuto semilibero ma all'epoca evaso, Antonio Dorio, 36 anni, ucciso a sua volta mentre tentava la fuga in un conflitto a fuoco con il collega di pattuglia del militare. In due anni di indagine i carabinieri del Reparto investigativo e la Pm Mariaemanuela Guerra hanno scoperto un traffico di droga e attivita' illecite in cui era finito proprio Dorio. Dopo l'omicidio del vicebrigadiere, l'indagine punto' infatti sulle persone con cui l'omicida era in contatto. Un primo filone investigativo ha condotto all'emissione, il 5 maggio scorso, di un provvedimento di custodia (che non era stato finora reso noto per motivi investigativi) nei confronti di tre pregiudicati per favoreggiamento personale, estorsione, usura, ricettazione e porto di armi da sparo clandestine, per aver fiancheggiato l' evaso durante la sua latitanza. Il secondo ramo dell'inchiesta ha invece consentito di accertare l'esistenza di un traffico di droga, anche per quantitativi ingenti, a carico di 29 indagati, nei confronti dei quali l'ufficio Gip del Tribunale di Ferrara ha emesso altrettante misure cautelari. Per tre - e' stato anticipato - sono previsti gli arresti domiciliari, per due l' obbligo di dimora nel comune di residenza, per uno l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, mentre per tutti gli altri e' prevista la custodia in carcere. Gli arrestati sono di nazionalita' italiana, nordafricana ed albanese. Nel corso dell'operazione sono gia' state arrestate, in flagranza di reato, otto persone e sono stati sequestrati 11 chilogrammi di droga. Condividi