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PERUGIA - Esprime ''viva preoccupazione'', il tavolo delle cantine cooperative dell'Umbria aderenti a Fedagri-Confcooperative e Anca-Legacoop, rispetto al previsto incentivo per l'estirpazione volontaria dei vigneti, ''che potrebbe avere risvolti preoccupanti anche sulle basi sociali delle cantine cooperative, vanificando gli sforzi attuati per migliorare i processi di vinificazione''. Inoltre per Luigi Minelli, presidente di Fedagri Confcooperative, ''i prezzi di liquidazione delle uve degli ultimi anni non hanno dato soddisfazioni ai soci delle nostre strutture, ma risultati importanti arriveranno dall'attivazione di politiche commerciali aggreganti e dinamiche in grado di trovare larga condivisione e massa critica,in considerazione del momento propizio per l'immagine dell'Umbria vitivinicola sui mercati mondiali''. Per dare continuita' alle politiche di valorizzazione delle produzioni vitivinicole regionali in generale e delle cantine cooperative in particolare, lo stesso tavolo ha discusso su alcune linee di programmazione unitaria di iniziative su base regionale, nazionale e comunitaria per la promozione integrata di vini di qualita' e territorio nel biennio 2008-2009, sulle quali poter incontrare i benefici del piano di sviluppo rurale. Fedagri-Confcooperative e Anca-Legacoop - ricorda una loro nota - associano dieci delle undici cantine cooperative dell'Umbria ed un consorzio. Complessivamente raccolgono oltre il 40 per cento della produzione vitivinicola regionale ed operano in tutte le aree di produzione Doc dell'Umbria. Condividi