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di Andrea Della Sciucca PERUGIA - Presentata nella mattinata odierna la nuova struttura di radioterapia oncologica dell’azienda Ospedaliera di Perugia. Presenti il Sindaco di Perugia Renato Locchi, il Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia Prof. Adolfo Puxeddu, che ha portato gli auguri ed i saluti del Rettore impegnato in altra sede; l’Ass. alla Sanità Dr. Maurizio Rosi, Monsignor Sigismondi, in funzione dell’ArciVescovo Mons. Giuseppe Chiaretti anch’egli non presente per improrogabili impegni. Ad introdurre l’incontro il Direttore dell’Azienda ospedaliera Perugina, Dr. Walter Orlandi, che ha dichiarato: ”Ci stiamo, anche se con fatica in quanto ancora sommersi di piccoli e grandi cantieri; avviando verso il compimento di questa importante parte del grande polo unico ospedaliero e, speriamo di poter concludere tutto questo nostro sforzo nei prossimi mesi”. L’Assessore ha invece cosi elogiato l’evento: ”Credo che oggi noi abbiamo presentato un fatto che ci può permettere di affermare che l’Umbria sta in Italia, ma io direi ancora meglio sta anche in Europa, in un settore delicatissimo come quello riguardante le terapie oncologiche”. Il nuovissimo reparto è stato dotato di nuovi e sofisticati strumenti per il trattamento radiante dei tumori. Esempi sono i due acceleratori lineari (apparecchi a controllo digitale in grado di erogare sia fasci esterni di fotoni per il trattamento delle neoplasie semisuperficiali e profonde, che fasci esterni di elettroni accelerati, per il trattamento delle forme neoplastiche cutanee e superficiali); che permetteranno più adeguati (e quindi mirati) trattamenti, con conseguente significativo risparmio di quei tessuti sani che, trovandosi in prossimità del volume da irradiare, verrebbero inevitabilmente colpiti. Inoltre è stato acquisito un il simulatore digitale: altro utile strumento per la pianificazione dei trattamenti e la riduzione delle dispersioni di radiazioni. Il Sindaco nel suo intervento ha espresso la sua soddisfazione per la: “Poderosa accelerazione dei lavori in questi ultimi due anni - ed ha poi auspicato – che questi proseguano tali, in modo da favorire il definitivo trasferimento di tutti e centri e reparti dell’ormai prossima futura ex struttura di Monteluce, che appunto aspetta la demolizione”. Condividi