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GERUSALEMME - Un programma di aiuti e di speranze concrete per i bambini palestinesi malati che possono - anche grazie agli aiuti e ai finanziamenti italiani - curarsi nelle strutture ospedaliere israeliane. Un progetto che aiuta la gente tutti i giorni sul terreno, ma che da' anche una spinta alla pace attraverso una solidarieta' comune tra israeliani e palestinesi. E' questo il senso di programma di cooperazione ''Sostegno ai bambini nei territori palestinesi, la medicina al servizio della pace'', che si sviluppa attraverso i finanziamenti della Cooperazione allo sviluppo italiana e a quelli di quattro regioni (la capofila Toscana, Emilia Romagna, Umbria e Friuli Venezia Giulia). Il programma e' concretamente reso operativo grazie alla collaborazione fra due Ong, la palestinese Panorama e l'israeliana Centro Peres per la pace. Il progetto nasce dalla volonta' di replicare la buona riuscita di una simile iniziativa che si e' sviluppata dal 2003 al 2006. Secondo quanto ha riferito oggi, in una conversazione con i giornalisti, Ron Pundak, direttore generale del Centro Peres per la pace, negli ultimi cinque anni sono stati circa 5 mila bambini palestinesi curati o visitati nelle strutture israeliane. Si tratta di far fronte all'attuale impossibilita' da parte del ministero della Sanita' palestinese nel fornire a bambini malati con patologie gravi le adeguate cure specialistiche che possono invece essere attuate nelle vicine strutture israeliane. Gli interventi sono di moltissimi tipi e si arriva fino a complicati trapianti di midollo osseo, interventi di cardiochirurgia pediatrica, cicli di chemioterapia intensiva e correzioni di malformazioni congenite. Il progetto, che si sviluppera' per 36 mesi, ha da parte italiana uno stanziamento di 5 milioni e 700 mila euro, di cui la meta' a carico della direzione generale della Cooperazione allo sviluppo della Farnesina e l'altra meta' a carico delle quattro regioni italiane coinvolte. ''E' un progetto che aiuta la gente e che aiuta la pace'', ha commentato Pundak. Condividi