raffaelli.jpg
PERUGIA - Va emendato sul versante della sostenibilita' finanziaria, secondo l'Anci dell'Umbria, il decreto legge del Governo in materia di nuove funzioni di sindaci e Comuni sul fronte della sicurezza urbana: lo hanno ribadito gli esponenti dell'Anci, stamani in un convegno, al senatore Filippo Saltamartini, della commissione affari costituzionali di Palazzo Madama. Per l'associazione dei comuni umbri, e' positivo che il nuovo quadro di responsabilita' in capo ai sindaci non cada nella tentazione di trasformarli in sceriffi e che non ci sia nessuno spazio per forme di vigilanza come quella delle ronde urbane. Gli aspetti che non funzionano - e' stato sottolineato - riguardano ''la mancanza di risorse, l'eterogeneita' e la contraddittorieta' delle fonti normative e la mancanza di coerenza tra le nuove responsabilita' date ai Comuni ed i reiterati tagli alla finanza locale''. Il sindaco di Perugia, Renato Locchi, ha contestato ''un approccio che non mette i Comuni in condizione di assolvere a tale, gravosa responsabilita''', mentre il sindaco di Terni, Paolo Raffaelli, ha detto nel decreto in questione ''sono necessarie almeno tre misure minime in fase di conversione in legge: l'esclusione dellespese in materia di sicurezza dal calcolo del patto di stabilita', l'esclusione del personale di polizia municipale dalle limitazioni nelle assunzioni e, infine, misure di sostegno finanziario alle buone pratiche di innovazione tecnologica e di investimento in sicurezza dei Comuni''. Condividi