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PERUGIA - Duro attacco di Italia Nostra di Perugia alla legge sui centri storici approvata oggi in consiglio regionale con i voti favorevoli della maggioranza e l'astensione delle opposizioni: per Urbano Barelli, presidente dell'assocazione ambientalista, si tratta di una legge ''scandalosa, nonostante gli apprezzabili miglioramenti apportati con alcuni emendamenti dell'ultima ora''. ''Se sino a ieri l'Umbria - dice Barelli in una nota - era citata nei manuali di architettura per la Carta di Gubbio che nel 1960, per prima, aveva formulato una nozione di tutela unitaria dei centri storici, da oggi la nostra regione verra' ricordata per la prima legge regionale che, in un colpo solo, ottiene due risultata mai raggiunti in precedenza: avviare l'assalto del cemento ai centri storici e, contemporaneamente, incrementare la cementificazione nelle periferie''. ''Dopo che Italia Nostra - continua Barelli - ha denunciato per anni lo strapotere del potere del partito del mattone asservito agli interessi dei costruttori e dopo che, finalmente, la magistratura ha avviato indagini e compiuto arresti eccellenti, nelle ultime settimane abbiamo letto dichiarazioni di esponenti politici che lasciavano sperare in un ripensamento sul modello di sviluppo umbro incentrato sulle costruzioni. L'approvazione della nuova legge dimostra, invece, che il partito del mattone e' saldamente al comando e che, addirittura, ottiene premi di cubatura per stravolgere i centri storici. Nessuna regione ha una legge simile'', ribadisce infine Barelli. Condividi