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PERUGIA - Ha negato di essersi interessata alle vicende giudiziarie di Vittorio Cecchi Gori e di avere ricevuto da lui elargizioni, il giudice Luisanna Figliolia, nell'interrogatorio di oggi davanti al gip di Perugia che dovra' decidere sulla richiesta di sospenderla dalla professione, avanzata dal pm Sergio Sottani nell'ambito di un'indagine (nella quale vengono ipotizzati i reati di concussione e abuso di ufficio) che riguarda le vicende del produttore. Il gip Matteini depositera' la sua decisione nei prossimi giorni. ''E' stato montato un castello di carte'' ha detto al termine della lunga udienza l'avvocato Ugo Stile, che difende la Figliolia insieme al collega Efisio Figus Diaz. ''La nostra assistita - ha aggiunto - non solo ha respinto gli addebiti ma ritiene di averli confutati''. Riguardo alle elargizioni che Cecchi Gori - secondo l'accusa - sarebbe stato costretto o indotto a consegnare al giudice romano, questa ha negato di avere mai ricevuto una collana. Ha invece ammesso di avere avuto una borsa, definendola comunque un regalo di scarso valore economico contraccambiato nell'ambito dei rapporti con il produttore e altrettanto ha detto di avere fatto con il pagamento di una festa di compleanno. Il giudice ha poi parlato del contratto in favore del marito, commercialista, che prevedeva un compenso mensile di 100 mila euro. Ha spiegato che questo venne sottoscritto prima che si stringessero i suoi rapporti con Cecchi Gori. ''Si trattava - ha spiegato ancora l'avvocato Stile - di una consulenza a tutto campo con le societa' e i legali del produttore. Un impegno notevole al quale corrispondeva una pari retribuzione. Per di piu' di fronte a un compenso che avrebbe dovuto essere di 100 mila euro mensili il marito della dottoressa Figliolia ne ha ricevuto solo una parte, 180 mila euro in un anno. Una situazione paradossale, considerata quella che la procura di Perugia ritiene sia poi stata l'influenza della Figliolia''. Il giudice ha ribadito di non essersi interessata alle vicende giudiziarie del produttore. ''A questo riguardo - ha concluso l'avvocato Stile - il pm non ha prodotto indizi''. La procura del capoluogo umbro, che oggi ha prodotto nuovi atti, ritiene invece che la Figliolia abbia svolto una sorta di consulenza giuridica in favore di Cecchi Gori. Condividi