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Unicredit riduce l’organico in Europa, ma annuncia 11.500 nuovi posti in Oriente Unicredit, prima banca in Italia e quarta a livello europeo, progetta di tagliare 9.000 posti di lavoro, l’equivalente del 5% della sua forza lavoro, dopo aver investito oltre 61.000 milioni di dollari in acquisizioni negli ultimi tre anni. Almeno 3.200 posti saranno eliminati in Italia, Germania e Austria, come ha spiegato oggi la società a Vienna, dove sta presentando un nuovo piano societario. Alla Borsa di Milano le azioni della banca hanno perso il 4%. Non è la prima società del settore finanziario ad annunciare riduzioni del personale questa settimana. La statunitense Citigroup, che negli ultimi due trimestri ha accumulato perdite per oltre 15.000 milioni di dollari (9.672 milioni di euro) e che la settimana scorsa ha annunciato liquidazioni “considerevoli”, progetta di tagliare approssimativamente il 10% dell’organico della banca d’investimenti, il che significa circa 6.500 licenziamenti. Negli ultimi giorni anche la Goldman Sachs si è unita a questa tendenza e ha iniziato a mettere in pratica tagli al suo organico, raggiungendo già i 400 licenziamenti tra il primo e il secondo trimestre di quest’anno. La banca, che fino a questo momento ha tenuto testa alla crisi creditizia, ha cominciato col licenziare gli impiegati più esperti di vari settori, tra cui quelli che seguono fusioni e acquisizioni. Da parte sue anche la banca svizzera Credit Suisse licenzierà 75 impiegati che operano nella sua divisione di banca di’investimenti a Londra, così come altri che svolgono attività di supporto, con l’obiettivo di adeguare il suo organico alle esigenze del mercato, secondo fonti della società svizzera. Articolo originale pubblicato su El Pais il 26 Giugno 2008, in Spagna. Condividi