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TERNI - Ieri mattina si è svolta in Provincia di Terni, la Conferenza dei Servizi per il progetto della nuova centrale energetica dell'AST-TK. Legambiente ha partecipato a questa prima fase del procedimento autorizzativo prendendo visione, come previsto dalla legge, della documentazione prodotta da AST-TK e riservandosi la possibilità di presentare osservazioni scritte. Legambiente farà, fin dai prossimi giorni, richiesta per prendere parte, sempre nei modi previsti dalla legge, anche alle successive fasi del procedimento autorizzativo di competenza della Regione: valutazione di impatto ambientale (VIA) e/o valutazione ambientale strategica (VAS) e autorizzazione integrata ambientale (AIA). "Da una prima lettura della documentazione – dichiara Andrea Liberati, segretario di Legambiente Umbria – non si riesce a capire (per il carattere generico e non esaustivo di questo che è di fatto un progetto preliminare) se, come dichiarato da AST-TK, è realistico attendersi un miglioramento della emissioni inquinanti con la sostituzione dei vecchi impianti con l'impianto più efficiente di nuova generazione". E d'altronde è scontato che il soggetto interessato alla realizzazione di un impianto si presenti all'esame coi panni migliori, con una documentazione che dia le maggiori possibilità di essere promossi; l'importante, in questi casi è effettuare un'attenta verifica dell'attendibilità delle informazioni date dall'azienda, sensibilizzare mass media e opinione pubblica, promuovere occasioni di partecipazione democratica aperte a tutti i cittadini associati o no come le Agenda 21 locali. Questo Legambiente intende fare. Al momento, però, quel che più preoccupa Legambiente è la mancanza di un'adeguata informazione sui "rischi di incidente rilevante" per un impianto – giova ricordarlo – che, come quelli del polo chimico, sono nel cuore stesso della città. Legambiente con l'occasione torna a puntualizzare la propria opinione sulla costruzione della nuova centrale e lo fa in maniera volutamente schematica per evitare ulteriori atti di "travisamento" delle proprie dichiarazioni come quello subito, qualche giorno fa, ad opera del nuovo presidente di Italia Nostra di Terni: "nella conca ternano-narnese, dove vivono i cittadini di Terni, di Narni, Stroncone e Sangemini, - puntualizza Liberati - non c'è posto per un solo grammo in più di inquinamento; nessun nuovo impianto industriale, di qualsiasi tipo, dovrà essere costruito se non dimostrerà, al di là di ogni dubbio, ovviamente andando a sostituire vecchi impianti meno efficienti, di poter migliorare la qualità dell'aria e ridurre le emissioni di gas serra causa dei cambiamenti climatici in atto". Legambiente farà, fin dai prossimi giorni, richiesta per prendere parte, sempre nei modi previsti dalla legge, anche alle successive fasi del procedimento autorizzativo di competenza della Regione: valutazione di impatto ambientale (VIA) e/o valutazione ambientale strategica (VAS) e autorizzazione integrata ambientale (AIA). TERNI - Ieri mattina si è svolta in Provincia di Terni, la Conferenza dei Servizi per il progetto della nuova centrale energetica dell'AST-TK. Legambiente ha partecipato a questa prima fase del procedimento autorizzativo prendendo visione, come previsto dalla legge, della documentazione prodotta da AST-TK e riservandosi la possibilità di presentare osservazioni scritte. Legambiente farà, fin dai prossimi giorni, richiesta per prendere parte, sempre nei modi previsti dalla legge, anche alle successive fasi del procedimento autorizzativo di competenza della Regione: valutazione di impatto ambientale (VIA) e/o valutazione ambientale strategica (VAS) e autorizzazione integrata ambientale (AIA). "Da una prima lettura della documentazione – dichiara Andrea Liberati, segretario di Legambiente Umbria – non si riesce a capire (per il carattere generico e non esaustivo di questo che è di fatto un progetto preliminare) se, come dichiarato da AST-TK, è realistico attendersi un miglioramento della emissioni inquinanti con la sostituzione dei vecchi impianti con l'impianto più efficiente di nuova generazione". E d'altronde è scontato che il soggetto interessato alla realizzazione di un impianto si presenti all'esame coi panni migliori, con una documentazione che dia le maggiori possibilità di essere promossi; l'importante, in questi casi è effettuare un'attenta verifica dell'attendibilità delle informazioni date dall'azienda, sensibilizzare mass media e opinione pubblica, promuovere occasioni di partecipazione democratica aperte a tutti i cittadini associati o no come le Agenda 21 locali. Questo Legambiente intende fare. Al momento, però, quel che più preoccupa Legambiente è la mancanza di un'adeguata informazione sui "rischi di incidente rilevante" per un impianto – giova ricordarlo – che, come quelli del polo chimico, sono nel cuore stesso della città. Legambiente con l'occasione torna a puntualizzare la propria opinione sulla costruzione della nuova centrale e lo fa in maniera volutamente schematica per evitare ulteriori atti di "travisamento" delle proprie dichiarazioni come quello subito, qualche giorno fa, ad opera del nuovo presidente di Italia Nostra di Terni: "nella conca ternano-narnese, dove vivono i cittadini di Terni, di Narni, Stroncone e Sangemini, - puntualizza Liberati - non c'è posto per un solo grammo in più di inquinamento; nessun nuovo impianto industriale, di qualsiasi tipo, dovrà essere costruito se non dimostrerà, al di là di ogni dubbio, ovviamente andando a sostituire vecchi impianti meno efficienti, di poter migliorare la qualità dell'aria e ridurre le emissioni di gas serra causa dei cambiamenti climatici in atto". Condividi