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PERUGIA - La presidente della Regione Umbria Maria Rita Lorenzetti ha ricevuto i bambini curati presso il reparto di oncoematologia pediatrica dell'ospedale di Perugia insieme a Franco e Luciana Chianelli del Comitato per la vita ''Daniele Chianelli''. Felipe (2 anni e mezzo, dal Peru'), Cristian (6 anni, dal Venezuela), Kesjana (11 anni, dall'Albania) e Angelo (6 anni, dalla Grecia) hanno porto alla Lorenzetti - e' detto in un comunicato di Palazzo Donini - il loro affettuoso 'grazie' per il sostegno finanziario che ha garantito la possibilita' di curarsi, tra un fuoco di fila di domande. Ad accompagnarli, oltre ai loro familiari, Franco e Luciana Chianelli del Comitato per la vita ''Daniele Chianelli'', l'associazione umbra impegnata dal 1990 a promuovere la ricerca e la cura dei tumori e delle leucemie infantili e che si e' occupata dell'accoglienza loro e delle famiglie, e due dei medici che li hanno avuti in cura nella struttura complessa di oncoematologia pediatrica con trapianto di midollo osseo dell'ospedale ''Santa Maria della Misericordia'' di Perugia diretta dal professor Franco Aversa, Ilaria Capolsini e Giuseppe Maria Milano. I due medici hanno illustrato l'attivita' della struttura dal 28 gennaio 2007, data della sua apertura, ad oggi: trenta nuove diagnosi di tumori compiuti, tra tumori solidi ed ematologici, e 19 trapianti, di cui cinque autotrapianti e 14 da donatore. Tra questi i quattro bambini che hanno ormai completato il successivo ciclo di terapie; quattro gli umbri. ''Una struttura all'avanguardia - hanno ricordato - che non ha uguali in Italia, dove e' possibile effettuare trapianto di midollo osseo da donatore non compatibile. Quasi tutti i trapiantati da donatore non compatibile giungono da fuori regione, se non da fuori Italia, come dimostra anche il caso di Angelo, trasferito a Perugia dal `Bambin Gesu'' di Roma. Due sono stati finora i trapianti di cellule staminali da cordone ombelicale ed e' stato praticato l'autotrapianto anche su due bimbe di 6 e 8 mesi, con la raccolta di cellule staminali che per la prima volta in Italia e la terza in Europa e' stata effettuata su pazienti cosi' piccoli''. Alla presidente Lorenzetti sono state evidenziate anche le difficolta' che incontra la struttura per la mole di lavoro e gli spazi diventati insufficienti per far fronte alla lunga lista di attesa. ''Dal primo luglio - ha detto il dottor Milano - potremmo essere costretti a non accettare piu' bambini provenienti da fuori regione, poiche' i sette posti letto di cui dispone sono gia' al completo e vengono utilizzati anche gli spazi destinati al 'day hospital' e quelli del residence Chianelli''. Condividi