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di Andrea Della Sciucca “Noi diciamo una cosa molto precisa: con l’organico cosi ridotto l’attuale offerta scolastica non verrà più garantita”. Queste l’allarme lanciato dei rappresentanti di Cgil Umbria e Flc che, nella mattinata di oggi 24 giugno, hanno espresso una forte preoccupazione per il futuro stesso della scuola pubblica. “Non esito definire questa una tragedia annunciata”: queste le parole del Segretario Generale Amedeo Zupi che ha aggiunto: “il numero dei tagli negli anni è stato impressionante, abbiamo iniziato dalla prima finanziaria targata Berlusconi, e, aimè il cambio di Governo non aveva cambiato la rotta; quest’anno ci siamo trovati in una situazione che ci ha portato fino ad ora a tagliare 66 unità del personale docenti e 85 del personale Ata”. Preoccupazione espressa anche per la mancata convocazione dei sindacati alla trattazione delle cosiddette sezioni primavera: “ Abbiamo inviato all’Assessore Prodi una proposta di protocollo, cui ha fatto seguito solo una comunicazione da parte dell’assessorato, con cui venivamo informati che era stato istituito un tavolo regionale, peraltro mai riunito, che ha già firmato l’accordo con il Ministero della Pubblica Istruzione senza avere intenzione di firmare un’intesa con i sindacati”. Una scelta incomprensibile secondo Cgil Umbria e Flc che non fa fronte ad una situazione allarmante e che porterà all’osso l’offerta formativa nelle scuole: “La Regione cosi facendo non ci aiuta sicuramente, non che essa debba darci i posti, ma potrebbe quanto meno farsi carico delle difficoltà evidenti cui si va incontro, invece di lavarsene le mani come sta invece facendo”. Condividi