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di Nicola Bossi Che il centrosinistra sul modello "Unione" è lontano ancora da essere rimesso in campo sia alle provinciali che alle comunali (Perugia, Spoleto e Foligno in primis), anche il centrodestra in fatto di unità non è che sia messo bene. E l'Umbria non è il Veneto né tantomeno la Puglia dove senza l'Udc e altri si vince senza problemi. Le ultime politiche hanno dimostrato che il centrodestra, unità, può vincere in città importanti come Gualdo Tadino, Foligno, Spoleto e altri piccoli centri. Mentre a Perugia il distacco tra la Pdl-Lega più Pd-Italia dei Valori è di qualcosa come 14mila voti. Tradotto il centrodestra si trova difronte due strade: o aggregare tutti i soggeti contro questa amministrazione oppure provare la via solitaria nella speranza che gli elettori ti concedono di andare al ballottaggio e lì sperare nell'insperato effetto Lupo-Alemanno (già visto a Roma). Ma a che punto sono le alleanze nel centrodestra? Il clima è quello del ritorno a casa (Pdl) per molti piccoli e medi quadri dell'Udc e soprattutto La Destra. Partiamo dall'Udc: il coordinatore dell'Udc di Perugia, Enzo Gardì, ex consigliere comunale di Forza Italia, vorrebbe a tutti i costi portare il partito nell'alleanza con la Pdl. Il segretari regionale Sandra Monacelli invece vuole giocarsi la carta del migliore offerente ma no disdegna di poter provare a vincere con il Pd, isolando Rifondazione comunista. Poi c'è la via di mezzo Francesco Calabrese - avvocato e consigliere comunale Udc - ha stretto un patto di intergruppo con il Carloni, ex Margherita e attualmete nel gruppo misto a Palazzo dei Priori. Carloni ha detto di non voler confluire nella Pdl, Calabrese anche. Meglio un soggetto unitario dei cattolici moderati che al primo turno se ne va da solo. La Destra sembra essere diventata un buon affare che vale quasi il 4 per cento dei voti a Perugia e in molti parte dell'Umbria. Tracchegiani, il cosigliere regionale che è pronto ad abbandonare Storace, ha creato un documento nazionale nel quale chiede al partito di confluire nella Pdl. Punto e Basta. Sembra aver trovato degli interlocutori in Forza Italia, ma porte sbarrate in Alleanza Nazionale. La Fiamma Tricolore ha già l'accordo di desistenza con la Pdl. Il polo antogonista della Destra rischia di scompararire, anche dopo i boaotos che vogliono la biondissima Carla Spagnoli (che ha preso molti meno voti di Tracchegiani al Senato) pronta a rientrare nella Pdl, sognado di fare il candidato Sindaco di Perugia (roba da ridere, se si pensa ai tanti pretendenti in atto...eppoi un cognome nobile non fa un politico...se i no i vari Andreotti, Bossi, Berlusconi di italia sarebbero scesi già tutti in politica). Difficile ancora dire quale sarà l'assetto della Pdl. Condividi