“Un documento importante, che non ha subito modifiche sostanziali, e che interviene a riformare gli strumenti operativi di cui la Regione dispone, razionalizzando e consentendo evidenti risparmi”. Così il presidente della Commissione Affari istituzionali Oliviero Dottorini valuta le “Linee di indirizzo per la riforma delle agenzie regionali e delle società partecipate”, approvate oggi a maggioranza (6 sì, 2 no) e di cui sarà relatore durante la prossima seduta del Consiglio regionale.
Di segno opposto l'orientamento di Andrea Lignani Marchesani (Cdl per l'Umbria), che relazionerà in Aula per la minoranza, e che ritiene quest'atto un provvedimento inadeguato e non orientato al sostegno dello sviluppo dell'economia e della società regionale.
Alle linee di indirizzo, contenenti interventi di razionalizzazione, integrazione e rimodulazione del sistema delle agenzie regionali, sono state apportate alcune modifiche ed integrazioni, illustrate dal consigliere Paolo Baiardini (Pd) e recepite dall'assessore Vincenzo Riommi.
Per quanto riguarda Sviluppumbria, diverrà una società completamente pubblica (con l'uscita dei soci privati), potrà operare soltanto per le autonomie locali e funzionali (Province, Comuni e Camere di commercio) e da queste verrà finanziata. Ci sarà una sola società, articolata in 2 settori, che opererà per il sostegno e la promozione dello sviluppo e per la gestione delle partecipazioni all'interno di società e consorzi e per la gestione del patrimonio della Regione. Le politiche per l'innovazione (a tutto campo) e l'internazionalizzazione saranno correlate a quelle per lo sviluppo. Verranno dismesse le partecipazioni non strategiche ancora detenute.
Per la finanziaria Gepafin si definiranno norme statutarie e parasociali per assicurare una governance e una gestione condivisa, una pari dignità dei soggetti partecipanti ed evitare eventuali conflitti di interessi tra le attività dei soci di Gepafin e quelle proprie dei soggetti che la partecipano (consorzi fidi e gruppi bancari). Nei programmi operativi verrà garantito un collegamento tra promozione dello sviluppo, innovazione e internazionalizzazione. Viene infine previsto che, una volta all'anno, il Consiglio regionale discuta, dopo la presentazione di una apposita relazione da parte della Giunta, gli esiti del monitoraggio sula attività delle agenzie e la corrispondenza tra gli indirizzi fissati e gli obiettivi raggiunti.
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