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di L.Spaccini Sangue, sudore e lacrime. Il governo Berlusconi aveva annunciato misure impopolari per far quadrare i conti, ma aveva omesso che le lacrime le avrebbero versate tutti tranne quelli che i soldi ce l'hanno per davvero. In sostanza a rimetterci saranno i soliti, lavoratori precari, pensionati, e indigenti. Sul piano sociale sono stati annunciati considerevoli tagli agli enti locali circa i fondi per sanità e trasporti pubblici, circa 17 miliardi nei prossimi 3 anni. Il problema è che molti di questi fondi sono stati già impegnati, o comunque previsti in bilancio dagli enti locali, visto che erano stati assicurati fin dalla precedente legislatura e questo creerà non pochi problemi. Le associazioni delle regioni e dei Comuni già protestano, ma sembra che la cosa non impensierisca i nuovi governatori dello Stivale. Le leggi che riguarderanno il lavoro diventeranno sempre più tendenti al precariato, con l'utilizzo della prestazione d'opera a chiamata, a seconda delle necessità dell'azienda, senza prevedere la stabilizzazione del lavoratore; viene reintrodotta la possibilità, in caso di assunzione, di far firmare, unitamente al contratto anche una lettera di dimissioni in bianco, cosa in precedenza scongiurata con l'obbligo di usare per le dimissioni lettere numerate con un codice alfanumerico per accertarne la reale cronologia.Verrà anche prevista l'abolizione totale del divieto di cumulo lavoro-pensione e la limitazione delle proroghe dei contratti a termine. Buone nuove invece per gli evasori fiscali: si progetta di smantellare la riforma che porta la firma del Ministro Visco e che imponeva di pagare i compensi sopra i 100 euro con assegni non trasferibili o con altri mezzi di traferimento di denaro elettronici, comunque rintracciabili. A conti fatti avremo meno risorse e servizi in molti comparti pubblici, sanità, trasporti, scuola, ancora meno prospettive nel mondo del lavoro e nel campo dei diritti,mentre avranno via libera evasori fiscali, imprenditori senza scrupoli e speculatori, visto che si ventila anche la privatizzazione dei servizi pubblici locali. Non c'è che dire, ci si prospetta proprio un bel futuro, questa sarà l'Italia di Berlusconi.E da tutto questo non ci potrà certo salvare il Pd, è davvero un brutto film. Condividi