provincia-perugia.jpg
Il procuratore della Repubblica, Nicola Miriano, con una nota è intervenuto per precisare i numeri dell'azione portata avanti questa mattina dalla Squadra mobile a riguardo dell'inchiesta sugli appalti truccati in provincia di Perugia. Il Procuratore ha precisato che al di là delle 35 custodie cautelari, sono 51 i funzionari della Provincia di Perugia coinvolti a vario titolo nell'operazione. I reati: associazione a delinguere finalizzata alla ridistribuzione di appalti ad uno stretto cerchio di imprenditori, truffa e turbativa d'asta. L'indagine era stata avviata già da un anno. Nelle rete della Procura sono caduti esponenti di spicco delle istituzioni perugine. Su tutti i nomi di Carlo Carini, Vice Presidente Confindustria, di Amleto Pasquini, ex Capo Compartimento Anas, e il funzionario della regione Venera Giallongo. Questi gli imprenditori portati al carcere di Capanne: Carlo Carini, perugino, 54 anni,dal 10 luglio scorso vicepresidente della Confindustria di Perugia e dal 2003 presidente dell'Ance, il sindacato provinciale dei costruttori (nei giorni scorsi si era dimesso da entrambi gli incarichi) di Perugia; Massimo Lupini, della ditta Seas; Gino Mariotti, amministratore della Appalti Lazio; Dino Bico, amministratore della Ediltevere. In carcere anche quattro funzionari della Provincia: Adriano Maraziti, di 56 anni, di Perugia (Direttore area viabilita'); Fabio Patumi, di 56 anni, residente a Pierantonio (Responsabile servizio affari generali); Maria Antonietta Barbieri, di 50 anni, residente a Perugia (Responsabile dell' ufficio contratti e appalti); Lucio Gervasi, di 57 anni, residente a Collazzone (Direttore area ambiente e territorio). Agli arresti domiciliari invece Riccardo Pompili, di 49 anni, residente a Perugia, dirigente del Servizio Bilancio. Condividi