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PERUGIA - ''Abbiamo tutti gli stessi diritti ma, non sempre, le persone vengono rispettate''. Lo hanno affermato oggi a Perugia gli alunni delle scuole che hanno partecipato all'incontro dal titolo ''I bambini raccontano il commercio equo'', durante il quale sono stati illustrati i progetti attivati da alcune botteghe umbre del commercio equo e solidale grazie ai finanziamenti previsti dalla legge regionale 3/07. All'incontro, che apre le iniziative organizzate nell'ambito della prima Giornata regionale del commercio equo solidale in programma dal 13 al 14 giugno, erano presenti oltre agli alunni delle scuole, il direttore regionale, Aldo Bruni, il consigliere regionale, Oliviero Dottorini, Carola Benedetto dell'associazione Umbria EquoSolidale. ''L'Associazione Umbria Equosolidale - hanno spiegato i rappresentanti dell'associazione - ha individuato nel mondo della scuola un interlocutore privilegiato quindi, nell'anno scolastico 2007/2008, grazie ai finanziamenti previsti dalla legge regionale, ha realizzato nelle scuole del territorio umbro laboratori formativi destinati alle scuole primarie, secondarie di primo grado e agli istituti superiori. Questo ha permesso, ad alcune delle botteghe umbre del commercio equo e solidale, di incontrare 170 classi dando la possibilita' a circa 3800 allievi di avvicinarsi ad altre culture e realta' sociali, riflettere sui legami economici che intercorrono tra nord e sud del mondo e sulle conseguenze socio economiche delle nostre scelte di consumo''. Ai laboratori - riferisce un comunicato della Regione - hanno partecipato 18 classi dei comuni di Marsciano, Deruta, San Venanzo e Massa Martana (7 della scuola primaria, 3 della secondaria di primo grado, 8 degli istituti superiori), 80 classi del comune di Perugia, 8 classi delle scuole primarie del comune di Orvieto, 39 di Citta' di Castello (20 elementari, 7 medie, 12 superiori), 22 classi delle scuole primarie del comune di Terni. I laboratori, della durata minima di 6 ore per tre incontri per classe, prevedevano giochi di ruolo e, attraverso i materiali audio-visivi, i ragazzi hanno approfondito i processi della produzione del cioccolato e del cotone. Cio' ha permesso di capire cosa c'e' dietro la realizzazione di un capo d'abbigliamento, le regole del commercio internazionale, di conoscere altre culture ed entrarne in relazione attraverso il mondo della musica. ''Il lavoro che avete svolto - ha detto il direttore regionale, Aldo Bruni, rivolgendosi ai bambini - e' utile anche per la comprensione delle problematiche legate all'immigrazione che oggi interessano il nostro paese fortemente coinvolto nel processo di globalizzazione. Un motivo in piu' per capire ed approfondire le diverse culture con grande apertura mentale. Condividi