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di Andrea Della Sciucca Mentre il Governo Berlusconi non trova che nel nucleare l’unica risposta concreta alla grave crisi energetica che ha investito tutte le nazioni del mondo, la piccola Umbria si concretizza come modello per l’avanguardia ambientale a cui far riferimento. Cuore verde d’Italia si, ma anche motore trainante per la realizzazione e la promozione di nuovi modelli innovativi, proiettati verso un futuro che sia sostenibile per l’ambiente, migliorando di conseguenza la nostra qualità di vita, ma soprattutto preservando quella di chi verrà dopo di noi. Primo protagonista di questo progetto sarà Ponte San Giovanni, che ospiterà il primo impianto di co-generazione e teleriscaldamento “di quartiere” del Comune di Perugia. Le zone interessate saranno le nuove urbanizzazioni delle due centralissime aree urbanistiche “Acfi” (ex De Megni) e Margaritelli e dell’adiacente area dedicata all’edilizia popolare. Ma andiamo per ordine: cosa s’intende per co-generazione? Quella che può apparire come una parola complicata, è un fenomeno che abbiamo sotto i nostri occhi quotidianamente: ogni giorno infatti, prendendo l’auto, assistiamo ad un chiarissimo esempio di co-generazione. Quando vogliamo scaldarci, all’interno della vettura, accendiamo un flusso d’aria calda, quest’ultima, non viene prodotta attraverso l’utilizzo d’un’ulteriore fonte d’energia, ma, semplicemente utilizzando il calore (altrimenti sprecato) che viene prodotto dal motore per far muovere la macchina stessa. Quindi razionalizzazione dell’uso e degli sprechi dell’energia sono le parole d’ordine si questo innovativo progetto: gli immobili saranno serviti da un unico impianto centralizzato di tri-generazione, in quanto, produrrà contemporaneamente: energia elettrica, termica e frigorifera (un sistema che accumula energia sottoforma di ghiaccio nelle ore notturne per poi restituirle in quelle diurne agli impianti di climatizzazione e di frigo). Le varie società che prendono parte al progetto garantiscono un risparmio energetico all’ordine del 15% annuo, che, tradotto in risparmio di Tep (Tonnellate equivalenti di petrolio) e di CO2 ;sono rispettivamente:160 (Tonnellate di petrolio in meno) e 378 ( Tonnellate evitate di CO2 nell’aria). “Crediamo ad uno sviluppo sostenibile ed al lavoro di squadra per puntare verso l’efficienza energetica”: queste le parole dei vari imprenditori e rappresentanti delle pubbliche amministrazioni presenti in mattinata alla conferenza di illustrazione del progetto. Inoltre, quello che promette di essere un cambiamento culturale e di stile di vita, sarà presto adottato in altre zone di prossima costruzione come: Villa Pitignano e Castel del Piano. Condividi