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PERUGIA – Tra le molteplici preoccupazioni scaturite all’indomani dell’apertura dell’inchiesta sui presunti illeciti nell’affidamento degli appalti da parte dell’Amministrazione provinciale, due risultano prioritarie agli occhi del presidente Giulio Cozzari e con lui dell’insieme dell’assemblea consiliare di Piazza Italia. Recuperare da una parte la credibilità dell’Ente, fortemente indebolita da questa vicenda, e dall’altra ripristinare la funzionalità degli uffici interessati dall’inchiesta giudiziaria (in particolare quelli della Viabilità e delle Gare). Tali preoccupazioni, unitamente allo spirito di solidarietà umana scattata nei confronti di tutti coloro che in questi giorni hanno ricevuto gli avvisi di garanzia (un membro della Giunta provinciale, alcuni dirigenti e funzionari dell’Ente), hanno accomunato gli interventi del presidente Cozzari e di numerosi esponenti del Consiglio provinciale intervenuti ieri pomeriggio nel corso della seduta monotematica convocata su richiesta dei gruppi di minoranza. Dopo aver confermato la sua piena fiducia verso la Procura della Repubblica che sta conducendo le indagini e aver sollecitato nei suoi confronti la massima celerità possibile nella verifica dei capi d’accusa, e dopo aver espresso solidarietà per chi è stato improvvisamente raggiunto dal provvedimento giudiziario, Cozzari ha posto sul tappeto due ordini di problemi e la necessità di individuare “prudentemente e urgentemente” delle azioni da intraprendere per superare questo difficile momento. “C’è un problema di funzionalità dell’Ente – sono state le sue parole - al momento l’unico Ente pubblico appaltante in Umbria, che rischia di bloccarsi nella sua attività amministrativa e di non poter più dare risposte alle tante esigenze della comunità provinciale”. A tale proposito il presidente ha annunciato che entro la settimana in corso incontrerà individualmente il personale coinvolto dalla vicenda per constatare la presenza o meno delle condizioni di serenità per portare avanti gli impegni assunti. “Chi non se la sentirà – ha precisato – dovrà esplicitarlo formalmente e solo a quel punto si penserà ad un suo avvicendamento”. “Abbiamo contemporaneamente il dovere di cercare una protezione legale esterna per l’Ente – ha aggiunto Cozzari – per avere un colloquio con la Procura e per cautelarci nel caso in cui la vicenda dovesse evolvere per il peggio”. D’altra parte occorre a suo avviso agire per riguadagnare in breve tempo la stima e la fiducia nei confronti dell’Ente. A tal proposito il presidente ha fatto un appello a tutti affinché si abbandoni qualunque tentazione di sciacallaggio e ci si adoperi nella difesa dell’orgoglio di tale Istituzione. “Non esiste – ha sostenuto – una maxi-cupola gestita immoralmente o una Gomorra dell’Umbria, e lo dimostreremo molto velocemente. Abbiamo fatto le cose secondo coscienza – ha aggiunto – dando tutta la nostra disponibilità”. Sul piano più squisitamente politico invece Cozzari ha sottolineato come qualunque decisione debba necessariamente essere presa in accordo con la coalizione di riferimento ed in particolar modo con il partito più direttamente colpito dalla vicenda. Il presidente ha infine annunciato che già al prossimo Consiglio provinciale, fissato per martedì 10 giugno potrebbe essere in grado, al termine dei colloqui con i diretti interessati, di presentarsi all’assemblea con una comunicazione sulle azioni che si intenderanno intraprendere. Condividi