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di Daniele Cibruscola Come era uso dire qualcuno, “a pensar male si fa peccato, ma spesso di indovina”. La citazione è illustre, quasi irriverente usarla in riferimento alle scelte del (si spera, perché di fatto la società non si è ancora sbilanciata a tal proposito) ex allenatore del Perugia. Avevamo ragione noi, infatti, sul “caso” Calzi. Aveva ragione il Giornale dell'Umbria e aveva ragione il “piccolo popolo” biancorosso. Le affermazioni di Cuccureddu, che alla vigilia della partita di ritorno con l'Ancona volevano il centrocampista biancorosso “knock-out” a causa di un infortunio rimediato nella partitella del venerdì, sono state oggi prontamente smentite dallo stesso giocatore che ha invece confermato ciò che in città si mormorava da un po': l'esclusione – Calzi al “Del Conero” vide la partita in tribuna – sarebbe stata causata da un diverbio avuto con l'allenatore lo stesso venerdì. Diverse opinioni a proposito della preparazione tattica dell'incontro? Scambi di idee circa l'impiego del calciatore? Macché. “Tutto è nato da un mio passaggio maldestro verso Cuccureddu – ha riferito Calzi ai giornalisti – cose che in partita possono anche succedere. Di fatto ci siamo anche chiariti poco dopo e considero definitivamente chiuso questo spiacevole episodio; insomma, la tregua c'è stata. Sono comunque rimasto deluso della mancata convocazione per la trasferta di Ancona. Avrei tanto voluto esserci per poter dare anche il mio contributo”. Altro che l'allenatore della nazionale francese – Domenech – che non convocò Giuly reo, a detta della stampa d'oltralpe, di essersi scambiato messaggi “affettuosi” con la moglie del CT. A Perugia un allenatore sardo è riuscito a fare ben di meglio. A scanso di equivoci, e per dovere di cronaca, va detto che Calzi la scorsa settimana è stato visitato dal dott. Cerulli proprio per un sospetto problema al ginocchio destro; problema che gli stessi accertamenti avevano e escluso non evidenziando, di fatto, traumi particolari all'articolazione del centrocampista. “Forse Cuccureddu ha ritenuto più adeguato convocare altri giocatori – ha poi concluso Calzi – e del resto le scelte spettano all'allenatore. Ma come mai nessuno mi ha chiesto se mi sentissi pronto a scendere in campo, questo me lo chiedo ancora...”. Poco da aggiungere a parole che, visto l'amaro epilogo di campionato, hanno la forza ed il peso di un macigno. Ci limitiamo, per cortesia ed educazione, ad un “grazie mister”. E arrivederci. Condividi