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La conversione in legge del decreto che stanzia 50 milioni di euro per le popolazioni di Umbria e MArche colpite dal sisma del 1997 ''e' una prova chiara di come il governo Prodi abbia avuto a cuore gli interessi di persone che per troppo tempo hanno dovuto sopportare una situazione di palese disagio''. Lo dichiara Marina Magistrelli senatrice marchigiana del Pd. ''Alcuni parlamentari del Pd - aggiunge l'esponente democratica - hanno fatto notare come parte di questi fondi fossero destinati alla Pubblica Istruzione e hanno paventato che proprio la scuola sia penalizzata. Il nostro impegno nel prossimo futuro sara' quello di batterci perche' per la scuola ci siano tutti i fondi necessari per migliorare una situazione effettivamente difficile''. ''Da notare comunque - continua Magistrelli - lo spirito bipartisan che ha permesso la conversione in legge del decreto con pochissime e peraltro note opposizioni. Anche questo e' un segno che numerosi provvedimenti del governo Prodi puntavano al bene del paese aldila' di ogni facile propaganda politica''. ''Ora - conclude la senatrice democratica - e' necessario che il nuovo governo e il Parlamento sappiano operare in modo che la sorte delle popolazioni colpite da quel tragico terremoto non vengano dimenticate dallo Stato. Il Pd vigilera' con un'opposizione ragionevole ma risoluta''. Il decreto legge prevede anche una significativa agevolazione nella restituzione dei versamenti fiscali e tributari, sospesi da talune ordinanze ministeriali del 1997 e del 1998, per le popolazioni colpite dal terremoto del settembre 1997 in Umbria e nelle Marche, stanziando 50 milioni di euro, per il 2008, per quanti avevano usufruito delle sospensioni dei termini per il versamento di tributi e di contributi previdenziali previsti da ordinanze ministeriali, e che devono definire la propria posizione, secondo quanto previsto dall'ultima finanziaria. Rispetto a tale previsione della finanziaria il decreto legge prevede un abbattimento del debito del 60 per cento e la restituzione da parte dei contribuenti interessati del restante 40 per cento in dieci anni senza interessi, ne' sanzioni''. Risultando insufficienti le risorse previste, il decreto autorizza anche un'ulteriore spesa per gli anni 2008, 2009 e 2010 di complessivi 109,06 milioni di euro. Condividi