ferrero.jpg
A l'ex leader Massimo (inteso come D'Alema) piace tantissimo Nichi Vendola. Lo preferisce a Ferrero-Grassi-Mantovani. D'Alema vuole un interlucotore forte a sinistra, di quelli presentabili e in grado di parlare di poesia come di politica, da poter sfoggiare al momento giusto contro il Veltroni, nemico e auto-sufficiente. D'Alema vuole un'alleanza a sinistra, però come sempre la vuole a modo suo: scegliendo gli uomini. Programmi, sviluppo, sociale, accordi di governo e volere dei cittadini: è secondario. Vendola, da bertinottiano, non vede l'ora di ritornare in mezzo ai salotti che contano. L'essere isolato fa veramente paura. E così, in vista del congresso, si vuol giocare la carta D'Alema. Ma nessuno, proprio nessuno, dentro Rifondazione vuole morire all'opposizione. Però Ferrero e Grassi sanno bene che al Governo, senza programmi certi e condivisi, alla fine muiono solo i comunisti o quelli di sinistra. Per questo vogliono rimettere in moto il partito andando in mezzo alla gente, ascoltare il loro parere, ripartire dalla base pr costruire un futuro nuovo. Anche di Governo. Senza questo passaggio siamo sicuri che basta D'Alema per far ritornare a vivere La Sinistra. Condividi