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La proposta sulla detassazione degli straordinari e le altre (presunte) “liberalità” per i lavoratori privati che oggi ha, anche formalmente, avanzato il governo Berlusconi e in particolare il suo ministro all’Economia Giulio Tremonti vuol dire una cosa sola. Invece di usare il “tesoretto” – e cioè i proventi della lotta all’evasione fiscale ottenuti dal governo dell’Unione a guida Prodi – per ridurre le tasse a tutti i lavoratori, e quindi aumentare così il livello medio di tutte le retribuzioni, le destre nostrane oggi al governo vogliono usare queste risorse (soldi che appartengono a tutti gli italiani), per spingere uomini e donne che già oggi lavorano molto di più dei loro colleghi europei a “produrre” – e a rischiare la loro vita, con tanto di relativi e drammatici incidenti sul lavoro che si susseguono a ritmo infernale – e lavorare di più. Si tratta di una proposta inaccettabile perché – oltre alla beffa di stipendi che sono da fame – spingerà gli operai ad allungare il loro orario di lavoro, sottoponendoli a un intollerabile sfruttamento. E’una proposta che contrasteremo con ogni mezzo e che deve vedere la sinistra, l’unica vera e oggi in campo, quelle delle forze della sinistra alternativa, ripartire davvero dal basso, non con vuoti e inutili proclami, e ricostruire l’opposizione politica e sociale alle destre. Nel Paese reale, dove stiamo e intendiamo stare, non nelle aule del Parlamento. Condividi