assemblea sindacale.jpg
PERUGIA - Riforma del modello contrattuale e rilancio del Patto Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione sono stati i punti all’ordine del giorno della riunione delle segreterie regionali e territoriali confederali di CGIL, CISL e UIL che si è svolta mercoledì scorso, 14 maggio. In un comunito scongiunto a firma dei tre segretari regionali, M. Mariotti, P. Bruschi e R. Silvestri, si afferma che il confronto unitario è servito per definire le priorità e le strategie sulle quali le tre organizzazioni svilupperanno la propria iniziativa fin dalle prossime settimane. In primo luogo CGIL, CISL e UIL dell’Umbria hanno valutato gli effetti e gli impegni che a livello territoriale deriveranno dalla recente approvazione, da parte dei direttivi nazionali, del documento unitario sulla riforma del modello contrattuale, sulla democrazia e sulla rappresentanza sindacali. Il sindacato umbro avvierà da subito una vasta e capillare campagna di assemblee in tutti i luoghi di lavoro e territori, riproponendo le modalità e la articolazione già sperimentate in occasione della grande consultazione referendaria sull’accordo, per il welfare, del 23 luglio 2007. Dunque verrà dispiegata un ampia azione di informazione, consultazione e di ascolto del mondo del lavoro e dei pensionati a partire dai temi che da tempo ormai ne segnano i bisogni e le esigenze, oltre che l’agenda del sindacato: l’emergenza salariale, l’alto livello di precarietà, la insufficiente sicurezza del lavoro, la scarsa produttività e competitività del sistema economico; che tutti insieme rappresentano i veri ostacoli alla crescita ed alla coesione sociale del Paese e della nostra Regione. La tornata di assemblee sarà inoltre una importante occasione per coinvolgere ed informare lavoratori e pensionati sulle questioni più specificatamente riferite all’Umbria, a partire dallo stato di attuazione del Patto per lo Sviluppo, da quello di avanzamento dei processi di riforma già in atto e di quelli ancora da avviare. Proprio sul Patto le segreterie confederali di CGIL CISL e UIL hanno ribadito i giudizi e le valutazioni già espresse nel documento unitario dello scorso mese di febbraio inviato alla Giunta Regionale. Ovvero, ribadiscono la necessità di dare continuità alla sua prospettiva, rafforzandone cogenza e concretezza, snellendone le procedure, alleggerendone l’impianto, potenziandone, anche attraverso il rilancio dei tavoli territoriali, gli spazi di partecipazione e concertazione. Anche per questo le segreterie di CGIL CISL UIL ritengono sempre più stringenti i tempi entro i quali uscire dalla cosiddetta fase di stand-bye del Patto. Prolungarla ulteriormente, magari - si sente vociferare - fino in autunno, significherebbe slegare il patto, la sua missione, dal contesto e dalla complessità dei problemi che ci attendono e dal difficile passaggio che siamo chiamati ad affrontare. Tanto in Umbria, quanto in Italia. Gli scenari aperti, tanto sul piano politico che su quello economico, impongono a tutti i livelli una oggettiva esigenza di accelerazione. CGIL, CISL e UIL regionali ritengono perciò indispensabile portare a compimento i processi già intrapresi ed accelerare quelli convenuti. Sul primo versante occorre dare piena e immediata attuazione, per esempio, al fondo regionale per la non autosufficienza, alla riforma delle comunità montane e delle agenzie, al piano annuale per il lavoro, alle nuove norme in materia di apprendistato. Sul secondo va rapidamente chiuso il confronto (o aperto dove ancora non è stato iniziato) su altri fondamentali capitoli indicati fra le priorità del Patto, e precisamente: la riforma del trasporto pubblico locale e dei servizi pubblici locali, la legge sulle politiche industriali, i piani regionali sanitari, sociale e dei rifiuti. Il sindacato confederale umbro continua a pensare e torna a ribadire che sul complesso di questi problemi, che rappresentano l’asse strategico sul quale fare leva per la crescita, l’innovazione e la qualità sociale dell’Umbria, occorre agire con coraggio e tempestività. Comunque dando risposte effettive e impostando un quadro plausibile e credibile di soluzione già prima della pausa estiva. Periodo entro il quale CGIL CISL e UIL dell’Umbria promuoveranno una propria iniziativa di quadri e delegati per fare il punto e mettere a verifica i risultati conseguiti e lo stato di avanzamento del Patto. Condividi