prc.jpg
Notizie di stampa ci informano che gli organismi regionali del Partito Democratico dell’Umbria hanno indicato l’obiettivo di scegliere i candidati alle future elezioni amministrative del 2009 attraverso il meccanismo delle primarie. Dando per scontato che ogni forza politica detiene il pieno diritto di scegliere le modalità di selezione dei propri candidati, non sfuggirà a nessuno che l’effetto politico è assai diverso se le candidature sono di un solo partito o dell’insieme delle forze politiche che ancora sono parte integrante dell’unione. Unione, forse è bene ricordarlo, che ancora è la coalizione che governa la Regione, le due Province, i Comuni di Perugia e Terni, e tante altre amministrazioni locali. Una presunta autosufficienza del Pd umbro, che scegliesse non i propri candidati di lista, ma i candidati a Presidente e a Sindaco dei comuni, aprirebbe dei percorsi politici,l’esito dei quali non potrebbe che essere una atomizzazione delle forze politiche del centro-sinistra, in particolare di quelle che non vogliono tramutarsi da alleati a meri sostenitori delle scelte del Pd. La nostra idea è invece quella di ricostruire un nuovo sistema di alleanze su base regionale, che parta da una analisi economico-sociale condivisa dell’Umbria, del percorso politico fatto in questi anni, dei grandi problemi ancora aperti, delle soluzioni possibili e delle prospettive generali. Una nuova alleanza per l’Umbria, le sue città e i suoi territori in grado di dare nuove risposte ed accettare la sfida del Pdl e dei suoi alleati. La nostra preoccupazione è che il Pd dia una lettura semplicistica del risultato elettorale e sia travolto da una sindrome di autosufficienza, mettendo in discussione la possibilità da parte della sinistra e delle forze democratiche di governare, ancora, l’Umbria. Condividi