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di Isabella Rossi Si è tenuto mercoledì a Perugia, nella splendida cornice dell’Auditorium di Santa Cecilia, “Giovani Energie” un incontro-seminario organizzato dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Giovanili del Comune di Perugia per promuovere un confronto sul progetto “Perugia città giovane ed europea”. Tante le iniziative volte ad un miglioramento generale della condizione dei giovani a Perugia: tre nuovi centri giovani in apertura, la rivisitazione di cinque spazi giovani, la costituzione di una consulta delle associazioni operanti nelle politiche giovanili, un nuovo centro servizi ed il rinnovamento dell’Informagiovani, l’introduzione del tutoraggio leggero e dell’educazione alla pari ed educazione informale. Il leit-motiv che le attraversa tutte è la partecipazione attiva e motivata di soggetti, i giovani, costretti sinora ai margini da un modello di welfare datato e da tortuosi meccanismi burocratici. Tra i punti salienti del nuovo modello di welfare c’è, infatti, proprio la gestione e l’occupazione degli spazi da parte dei giovani nei Centri Giovani, che come è già successo per i tre nuovi Centri, dovrà avvenire ora in maniera molto più snella in modo da permettere una sorta di autogestione monitorata delle strutture. Ai gruppi, che dopo il percorso guidato dall’Amministrazione si sono costituiti in associazioni, è stato riconosciuta, infatti, non solo la capacità della gestione ma anche il ruolo di referenti per le politiche giovanili dell’Amministrazione del territorio. Secondo Andrea Cernicchi, Assessore alla Cultura e alle Politiche Giovanili del Comune di Perugia, il grande passo avanti, attuato con il progetto “Perugia, città giovane ed europea” è stato quello di riconoscere i giovani come soggetti attivi nel rapporto con l’amministrazione locale e non più come semplici destinatari di politiche volte a migliorare le condizioni di disagio sociale. “C’erano finanziamenti che venivano dati a persone che erano state giovani 20 anni fa.” Ha affermato Cernicchi. Ad un salto di categoria per i giovani, che da portatori di problemi si sono trasformati nel nuovo progetto in detentori di potenzialità, è corrisposta una volontà dell’Assessorato comunale e anche di quello regionale, ha sottolineato Damiano Stufara che ha assicurato cospicue risorse per il finanziamento della nuove politiche giovanili, preannunciando anche la promulgazione di una Legge quadro regionale dell’Umbria che dovrà assicurare la continuazione di queste politiche. Luca Bergamo, presidente dell’Agenzia Nazionale Giovani, ha spiegato che in Italia esistono fondi stanziati a finanziamento di varie attività, fra le quali scambi, progetti a supporto dei giovani, cooperazione europea e mobilità in Europa, per circa sette milioni di euro. E’ importante, ha sottolineato Bergamo, che la domanda di trasformazione venga dai giovani, senza la loro pressione non può avvenire lo sviluppo. L’assenza di partecipazione dei giovani alle scelte dell’Amministrazione pubblica equivale all’assenza di una prospettiva che guardi realmente al futuro. L’Agenzia Nazionale privilegia progetti presentati da organizzazioni non formali, proprio per favorire la domanda diretta, incondizionata che viene dai giovani. Ed è così che alcuni ragazzi come Fabio Bocchini dell’Associazione “Laboratorio Musicale Fuoritempo” del Centro Giovani di Ponte Felcino, Luca Bartoli dell’Associazione “Fuori dalle Scatole” del Centro Giovani di Ponte San Giovanni, Francesco Pierotti dell’Associazione “Smile!” del Centro Giovani di Castel del Piano e ancora gli Ohìbo e il Gruppo dei Giovani di Ponte della Pietra, microfono in mano, hanno salutato tutti i presenti manifestando in parte imbarazzo, in parte entusiasmo per questo “incredibile” percorso che nel giro di breve tempo li ha portati a passare da destinatari a protagonisti. Ha coordinato il seminario Mariapia Serlupini, Consigliere Comunale pari oppurtunità. Condividi