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PERUGIA – Dal 5 al 7 giugno prossimi, Perugia sarà la “capitale degli studenti”, il contenitore di “tutto quanto fa formazione universitaria e diritto allo studio”, all’insegna del concetto che diritto allo studio e formazione costituiscono “beni primari, che devono essere tutelati in modo incondizionato”. L’occasione sarà data da “Study Box: 1° Forum europeo per il diritto allo studio e la formazione universitaria”, organizzato dall’Associazione Nazionale degli Organismi per il Diritto allo Studio Universitario e dall’Adisu, l’associazione umbra, con una lunga fila di enti patrocinatori, dalla Presidenza della Repubblica all’Unione Europea, dalla Presidenza del Consiglio al Ministero dell’Università e della Ricerca, dalla Conferenza dei Rettori alla Conferenza dei Presidenti delle Regioni, e la collaborazione del Comune, dell’Università degli Studi e dell’Università Italiana per Stranieri di Perugia. Convegni, incontri, tavole rotonde, “workshops”, seminari, per non parlare di mostre d’arte e concerti, secondo una fitta rete di appuntamenti preparata per gli oltre 8 mila studenti che, tramite le loro associazioni, converranno a Perugia da tutti i paesi europei: è questo il programma del “forum”, che nella sua versione definitiva (alla quale gli organizzatori stanno ancora apportando gli ultimi ritocchi) sarà presentato ufficialmente fra una decina di giorni in una conferenza-stampa a Roma. I temi al centro del “forum” saranno quelli “caldi” dell’attuale dibattito: in primis, i problemi dell’identità e dello sviluppo delle città universitarie, l’“effettività” del diritto allo studio, l’innovazione e la ricerca, la mobilità degli studenti (proiettati oltre l’Unione Europea verso America, Cina e Russia, secondo il progetto europeo “Erasmus Mundus”). E, oltre alla presenza ufficiale di università europee (come Praga, Vilnius, Friburgo, Aix-en-Provence, Sheffield) ed extraeuropee (la brasiliana “Univali” e l’egiziana “American University of Cairo”), confluiranno a Perugia, per una “storica occasione”, tutti i conservatori musicali e le accademie italiane, per costituire una loro “Conferenza Nazionale”. “È la prima occasione per i diversi soggetti che si occupano di diritto allo studio e formazione universitaria, siano essi università, agenzie regionali, enti pubblici e privati di formazione, sistemi bancari, associazioni studentesche italiane ed europee, regioni e città universitarie, d’incontrarsi a questo livello, in un forum che è il primo di questo genere in Europa”, spiega Maurizio Oliviero, presidente dell’Adisu, l’Associazione per il Diritto allo Studio Universitario dell’Umbria. “Il nostro obiettivo – sottolinea – è quello di consolidare la rete del sistema universitario e del diritto allo studio europeo, e favorire l’interscambio fra soggetti formatori e studenti universitari in Europa, in un processo condiviso al quale partecipino anche il mondo dell’impresa, del commercio, delle banche e di altri settori pubblici e privati. Un’attenzione particolare – aggiunge il presidente dell’Adisu - sarà dedicata all’incontro fra gli studenti, i giovani laureandi e le aziende del territorio nazionale, così che le iniziative organizzate nell’ambito del ‘Forum’ possano rappresentare una importante occasione di contatto fra l’Università e il mondo del lavoro”. Secondo Oliviero, nel campo del diritto allo studio c’è in Italia “una realtà sommersa di eccellenza, che non viene percepita chiaramente: ogni anno – spiega – le regioni, con un contributo da parte dello Stato, consentono ad oltre 200 mila giovani in difficoltà economiche di proseguire il loro cammino formativo, e questo attraverso le agenzie per il diritto allo studio, che erogano servizi di accoglienza, ristorazione e supporto, che sono un cospicuo punto di riferimento per l’Unione Europea. Il ‘forum’ dovrà servire anche a questo, a far emergere questa ‘realtà sommersa’, per proiettare fuori confine il ‘Sistema Italia’ e – conclude Maurizio Oliviero - farne un modello per l’Unione Europea. Condividi