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ORVIETO - Anche piani di lavoro dettagliati, da presentare ad eventuali finanziatori, verranno prodotti nel corso di un simposio internazionale su ''Conservazione e sviluppo sostenibile delle Citta' del tufo e di Civita di Bagnoregio'' che si svolgera' da mercoledi' a sabato prossimo, tra Bagnoregio, Pitigliano e Orvieto. Il simposio e' organizzato dal ''Wmf'' (World Monuments Fund), il ''Niausi'' (Northwest Institute for Architecture and Urban Studies in Italy) e l'Universita' di Firenze. Il suo scopo - riferisce una nota del Comune di Orvieto - e' quello di ''riunire esperti locali e internazionali per discutere dei problemi delle Citta' del tufo e di Civita di Bagnoregio, creare piani e budget peri lavori di consolidamento, creare un modello di azione attuabile sul corto, medio e lungo termine, sensibilizzare il pubblico e dialogare con le autorita' locali e i mecenati''. Le Citta' del tufo devono il loro nome al singolare paesaggio geologico, costituito da un altopiano di tufo solcato da profonde valli. Le citta' e i villaggi di questa zona del Grossetano hanno problemi comuni dovuti all'erosione e al crollo dei banchi di tufo con il conseguente rischio per la conservazione del patrimonio architettonico. A relativamente breve distanza, il villaggio di Civita di Bagnoregio, nel Lazio, e' noto anche come ''la citta' che muore''. Quest'area soffre anche dell'abbandono progressivo delle sue citta' e dei suoi villaggi. E' necessario quindi trovare sia soluzioni tecniche per il consolidamento dei banchi di tufo, sia soluzioni in grado di invertire il fenomeno dell'abbandono, innescando un processo di sviluppo. I progetti di consolidamento a Orvieto - prosegue la nota del Comune - possono solo essere utilizzati come esempio di ''best practice'', ma non possono essere applicati a questo contesto. Infatti il progetto per Orvieto ha potuto usufruire di finanziamenti pubblici e leggi speciali. Un modello diverso deve invece essere studiato, basato sullo sviluppo sostenibile, su leggi regionali e locali gia' esistenti, sulla creazione di una rete di musei locali e su un turismo che sfrutti le caratteristiche geomorfologiche, ambientali, storiche e gastronomiche della regione. Nel corso del simposio verra' prodotto il caso-studio di Civita di Bagnoregio, con un piano di lavoro ed indicazioni di costo chiare e dettagliate per possibili lavori di consolidamento, da presentare a istituzioni di conservazione locali e internazionali e a benefattori privati. In modo analogo si discutera' della vicina citta' medievale di Pitigliano. Condividi