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TORINO - ''La Procura ha chiesto il rinvio a giudizio? Bene, e' quello che vogliamo tutti''. Gabriella Rodino', che ha visto il figlio Rosario morire a soli 26 anni per le ferite riportate nel rogo della ThyssenKrupp, commenta cosi' il deposito della richiesta di rinvio a giudizio nei confronti dei sei indagati per l'incidente dello scorso 6 dicembre. ''Speriamo serva a qualcosa'', si limita ad aggiungere la donna. ''anche se non riportera' indietro i nostri cari - dice - chi ha sbagliato deve pagare''. Piu' dura, invece, e' la reazione di Laura, la sorella di Carmelo De Masi, l'altro operaio di 26 anni ucciso dalla tragedia. ''Non ce ne frega niente - sbotta - vogliamo essere lasciati in pace, non ne possiamo piu'...''. ''Se la Procura della Repubblica ha chiesto che gli indagati vengano rinviati a giudizio - commenta invece Antonio Boccuzzi, l'unico sopravvissuto al rogo che e' appena stato eletto deputato nelle fila del Pd - vuol dire che ha dei buoni motivi per farlo. Ho grande fiducia - conclude - nell'operato della magistratura''. Condividi