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La notizia è clamorosa, ma è prutroppo vera al 100 per cento 100. Il nuovo paradiso per i bagnini in cerca di una occupazione trimestrale nel periodo estivo non è la riviera Adriatica e non è neanche la Sardegna, ma l'Umbria. Eh già perchè se il cuore verde d'Italia è sprovvista di coste e spiagge dove mettere lettini e fissare l'ombrellone, è ricca di agriturismi con piscina che attraggono da fine maggio a fine settembre migliaia di turisti in cerca di relax. Piscine che sono entrate nel mirino della Regione dell'Umbria che con un regolamento apposito obbliga l'assunzione dei bagnini per il controllo dell'impianto e degli ospiti. Una scelta particolare, anche in virtù del fatto che su 100 vasche la maggior parte di queste non superano i due metri di altezza e non sono lunghe più di 10 metri. Il nuovo regolamento non è piaciuto a Confagricoltura dell'Umbria che ha messo in evidenza come la storia dei bagnini non sia contemplata con la vicina Toscana, rivale numero uno in fatto di agriturismi. "Tanto per fare paragoni - scrive in una nota Confagricoltura - con altre importanti realtà regionali, in Toscana la specifica legge prevede espressamente che per le piscine in agriturismo, quindi a disposizione esclusiva degli ospiti della struttura, non e' obbligatoria la presenza dell'assistente ai bagnanti. In questo modo i nostri agriturismi si troveranno a subire un forte danno in termini di diminuzione di competitività. Tutto cio' - continua il comunicato - nonostante le osservazioni e le richieste di modifica piu' volte evidenziate dalle Associazioni Agrituristiche in sede di definizione del regolamento, ma puntualmente disattese. Nella consapevolezza di dover comunque preservare l'incolumita' e la sicurezza degli ospiti, non si puo' non tener conto che la piscina dell'agriturismo e' accessibile ai soli ospiti dell'azienda, in un periodo dell'anno che generalmente non supera i tre mesi estivi, e che la presenza in vasca e nelle aree perimetrali si limita a qualche ora, forse anche meno, al giorno, magari di ritorno da una gita". Se la Regione non modificherà il regolamento è alto il rischio che gli agriturismi umbri cancelleranno il servizio piscina. Condividi