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PERUGIA – Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza (17 sì e 6 no) la mozione del centrosinistra sulla E 45 e sulla SS Flaminia. Il documento del centrodestra è stato bocciato con 17 no e 6 sì. Il consigliere Oliviero Dottorini (Verdi e Civici) ha dichiarato il proprio voto contrario alle mozioni, precisando però di condividere la parte del documento del centrosinistra che sollecita la messa in sicurezza delle due arterie. Entrambe le mozioni, con formulazioni diverse, chiedevano l’impegno del Governo sia per la messa in sicurezza, sia per la trasformazione della E 45 in autostrada. La mozione dei consiglieri Cintioli (Pd), Lupini (Prc), Carpinelli (PdCi) e Girolamini (Sdi) è stata presentata in Aula dal primo firmatario Giancarlo Cintioli (PD), che ha ricordato come l’atto vuole impegnare la Giunta regionale ad attivarsi presso il Governo nazionale affinché vengano aumentati gli stanziamenti per le manutenzioni stradali al fine di assicurare la sicurezza delle strade statali, con particolare riferimento alla E 45 e alla Flaminia, visto che l’Anas ha assegnato all’Umbria la somma di 23 milioni di euro, non sufficiente a tamponare la situazione poiché le stime del Governo regionale indicano che sono necessari dagli 80 ai 90 milioni di euro solamente per far fronte all’emergenza. Inoltre la mozione chiede di sollecitare il Governo nazionale ad una verifica immediata delle risorse disponibili e della praticabilità della realizzazione degli interventi già definiti con l’intesa istituzionale del 1999 e gli accordi di programma quadro del 2002 e del 2004, ivi compreso la soluzione definitiva della E 45 attraverso un pieno coinvolgimento delle regioni interessate, anche alla luce di quanto dichiarato a più riprese dall’assessore regionale ai trasporti, Giuseppe Mascio, in merito alla trasformazione in autostrada della E 45, vale a dire che “tale progetto non è stato abbandonato, ma può essere ripresentato dall’Anas nell’immediato futuro”. Inoltre si chiede alla Giunta di riferire al Consiglio regionale l’esito dei colloqui che si avranno in merito con il Governo. Intervenendo nel dibattito, il consigliere Pavilio Lupini (Prc-Se) ha sostenuto che è finita la stagione delle grandi opere senza la copertura finanziaria. “La stagione delle grandi opere –ha detto- è partita senza fare i conti con i bilanci dello Stato: dopo 5 anni di Governo Berlusconi gran parte di quelle opere sono ancora a livello preliminare. L'Anas si è trovata a dover dichiarare l'assoluta carenza di finanziamenti anche per la semplice manutenzione ordinaria delle opere pubbliche esistenti. Non c'è nessuna avversione verso l'intervento dei privati, tanto che in molte amministrazioni dell'Umbria già da anni viene praticato il project financing. La trasformazione della E45 in autostrada costerebbe addirittura 12 miliardi di euro. All'Umbria serve la messa in sicurezza della E45, se le risorse pubbliche sono sufficienti. Se invece si entra nell'ottica di una rete viaria nazionale e internazionale allora bisogna capire quali saranno i costi e le ricadute sui nostri territori. Un’autostrada con pochi caselli di accesso non servirebbe alla viabilità regionale che invece trarrebbe giovamento da un superstrada sicura e scorrevole”. Condividi