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Ultimi giorni di note per il “Voodoo Music Festival” di Trevi. Il “Voodoo Music Festival” di Trevi presenta per questo week end nuovi e suggestivi appuntamenti che andranno a completare un cartellone ricco di straordinari musicisti e formazioni interpreti di universi musicali estremamente diversi. La rassegna trevana, attraverso la “musica oltre confine”, punterà ancora per gli ultimi tre concerti in programma all’anima misteriosa e intrigante della world music contemporanea e al jazz più libero e pieno di contaminazioni etniche. Il suggestivo palcoscenico naturale all’aperto del Parco di Villa Fabri, tra i più belli ed eccezionali dell’Umbria, continuerà quindi ad ospitare (in caso di maltempo gli spettacoli si terranno al chiuso presso il Complesso Museale di San Francesco) nuovi incontri musicali con artisti provenienti dal patrimonio sonoro internazionale e a trasformarsi in un focolaio di culture. Dopo i concerti già archiviati (grande successo di pubblico c’è stato infatti per i primi appuntamenti che hanno visto musica di alta qualità artistica con il compositore inglese Jason Carter, il chitarrista norvegese Eivind Aarset, le atmosfere mediterranee della Bandadriatica, e l’incontro sonoro Italia-Cuba grazie a Ruben Chaviano e Jacopo Martini Gipsy Trio), questa volta toccherà agli archi serbi dell’ensemble tutto al femminile denominato Studio Alektik (6 agosto), alle percussioni argentine di Minino Garay Y Los Tambores del Sur (7 agosto), per chiudere infine con le sonorità più contemporanee dei Music Pushers affiancati dal compositore Henry Frampton (8 agosto). Tutte formazioni che sapranno ancora una volta provocare nel pubblico di appassionati e non solo un grande impatto emotivo. Per questa nuova serie di concerti si comincia venerdì 6 agosto con un quartetto d'archi che rivisita in chiave pop un repertorio classico e tradizionale. Le Studio Alektik sono quattro musiciste serbe che propongono una fuga dal conservatorio in chiave tutta femminile, calandosi dalla finestra su un improvvisato scivolo di archi. Violoncelli e violini saranno i protagonisti di un’esibizione che vedrà le musiciste di Novi Saad alle prese con un repertorio che attinge da jazz e musica etnica, sposandosi con suggestioni classiche amplificate dalla raffinatezza degli arrangiamenti, tutto proposto in esclusiva nazionale in un contesto decisamente suggestivo come Villa Fabri di Trevi. L’ensemble ha già all’attivo diversi concerti tenuti nelle maggiori città europee e numerose partecipazioni a competizioni internazionali. Sabato 7 agosto toccherà invece al world jazzy, jazz latin e groove argentino targato Minino Garay Y Los Tambores Del Sur. Difficile qualificare però la musica del percussionista argentino Garay. Sarebbe meglio parlare di “speaking tango”, come a lui piace definire la sua musica. Venti anni di contaminazioni parigine e europee hanno lasciato una traccia, aggiungendo a questo il “meticciaggio” delle origini di questo artista dove le radici africane si mescolano a quelle peruviane, dove la lingua spagnola si fonde a quella americana. Influenze a parte Minino rimane l’oratore cosmopolita, il compositore, l’accentratore di talenti, il direttore d’orchestra particolarmente espressivo in un contatto permanente con il pubblico, con il quale instaura un rapporto al limite del possesso. Anche a Trevi, per “Voodoo Music Festival”, non farà mancare la sua carica. Spesso richiesto dai più grandi artisti del Jazz e della world music, Minino ha raccolto intorno a sé il gruppo Los Tambores del Sur. Durante i suoi concerti il groove è eccezionale, il gruppo si diverte, festeggia, suona con l’anima, trascinando il pubblico all’ascolto e al ballo contemporaneamente. Il “Voodoo Festival chiuderà domenica 8 agosto la sua VII edizione con l’esibizione prevista dei Music Pushers affiancati dal compositore Henry Frampton. Un altro appuntamento, questa volta sotto il segno delle sonorità più contemporanee, che la direzione artistica del festival propone in esclusiva. I Music Pushers sono un gruppo visual elettropop nato nel 2008 dall'incontro di due culture diverse, ma complementari tra loro: il visual e la musica elettronica. Con l'idea di produrre "arte" fruibile attraverso tutti i sensi, gli "Spacciatori di Musica" fanno convergere suono e immagini in un’unica scansione temporale. Vincitori di un importante riconoscimento negli Stati Uniti come il Platinum and Silver Auddy Awards for their music, attualmente i Music Pushers stanno promovendo il loro primo cd, attraverso live performance e radio nazionali (tra le quali Rai Radio Uno e Rai Radio Due) suscitando anche l'interesse di alcune agenzie del Sol Levante. La formazione è composta da: Michele Rotelli (synth, samplers, groovebox, computer), Giampiero Travaglini (chitarra, basso, air synth), Fabio Marchi (voce), Filippo Micciarelli (voce, visuals), Mirko Brizi (batteria), Maurizio Bergmann (basso). Per il concerto al “Voodoo Music Festival” di Trevi saranno in compagnia di Henry Frampton, compositore, arrangiatore e autore di canzoni e pezzi strumentali (soprattutto per film e tv) in vari stili, dal rock al jazz/fusion alla dance. Il suo particolare “suono” viene creato nel suo audio-visual studio di produzione situato proprio in Umbria, nella campagna di Umbertide. Gli appuntamenti del festival trevano sono inseriti come di consueto all’interno del più ampio cartellone delle iniziative estive organizzate dal Comune di Trevi in collaborazione con l’Associazione ProTrevi. L’edizione di quest’anno del “Voodoo Music Festival”, sempre sotto la direzione artistica di Marco Sarti, è inoltre organizzata in collaborazione con l’Associazione Culturale Umbriamusicpool. Con l’ingresso libero agli spettacoli, l’Amministrazione comunale di Trevi continua anche la politica dell’accesso gratuito alle manifestazioni culturali trevane. Durante i concerti, inoltre, grazie ad un apposito spazio creato per l’occasione saranno anche proposte al pubblico degustazioni delle eccellenze enogastronomiche del territorio, per riprendere il filo rosso che unisce gli eventi legati ai prodotti tipici che si svolgono a Trevi durante l’anno. Condividi