goracci.jpg
di Orfeo Goracci* Con l’elezione del post-fascista Alemanno a Sindaco di Roma, si chiude l’operazione di devastazione politica che Veltroni e il PD hanno compiuto in Italia, spacciando il tutto per novità e vittoria. Una genialità in negativo. Dalla fine di ottobre abbiamo avuto il “siluramento” del Governo Prodi, l’autosufficienza del correre da soli (o meglio del tenere lontano la “sinistra”). Tutto questo allo scopo di battere alle politiche Berlusconi. Invece, il Cavaliere ha vinto con 10 punti di differenza, ora avrà una legislatura “tranquilla”, al massimo qualche cedimento al leghismo di Bossi che al nord ha stravinto, mentre i “padroni” Calearo e Colannino e il pensiero “profondo” di Ichino (corteggiato dalla destra) non hanno portato un voto al PD, anzi li hanno fatti perdere. L’unica cosa riuscita a Veltroni e al PD, con la scientifica impostazione sull’antiberlusconismo e sul ‘voto utile’ mentendo sulla rimonta e sulla vittoria a portata di mano, che ha ingannato e illuso tanta gente di sinistra, è stata quella di “cannibalizzare” la sinistra socialista, socialdemocratica, comunista e ambientalista fino a farla scomparire dal Parlamento. Per questo risultato anche noi del PRC, della Sinistra Arcobaleno ci abbiamo messo del nostro, essendo percepiti ‘né carne né pesce’ e soprattutto lontani dal comune sentire della gente e del popolo di sinistra che non è comunque svanito. Anche da noi c’è stato tanto politichese, tanti salotti Tv e poco o niente fabbriche, mercati, periferie e comunque i luoghi dei cittadini comuni. Dopo la batosta alle politiche, è arrivata ora la “mazzata” di Roma. Anche da Gubbio un’avvisaglia inequivocabile l’avevamo avuta: oltre al PD, “tifosi” pubblici di Veltroni sono stati Don Angelo Fanucci (“comunque vada tu hai vinto” ha detto rivolto a Veltroni!) e l’emittente targata Colacem TRG (quando si schierano questi in politica è quasi matematico che vince l’altra parte!!!). Ma su Roma è opportuno soffermarsi un attimo. Nella Capitale, Veltroni era stato rieletto nel maggio 2006 con oltre il 60% di consensi. I sindaci durano in carica 5 anni. Decisa l’operazione di “salvatore della Patria” col PD, il mandato amministrativo si interrompe bruscamente (alla faccia dei programmi e degli impegni presi con gli elettori e i cittadini amministratori) e si ricandida Rutelli. La novità e la diversità sono evidentissime!!! Tanto per capire lo spirito del PD, si fanno correre ‘pezzi da 90’ quali Finocchiaro e Rutelli (Sicilia e Roma), i quali una volta sconfitti anziché guidare l’opposizione si ritrovano in Parlamento perché hanno avuto ottime scialuppe di salvataggio. Viva il nuovo!!! I detti popolari dicono che le “minestre riscaldate” non sono gradite. Ma il “salvatore della Patria” a cosa pensava? C’è da credere che oltre al voto politico inequivocabile anche sul piano amministrativo Veltroni e il suo governo non abbiano lasciato a Roma dei segni così apprezzabili se la “mazzata” è stata quella che è stata? Dopo la notte profonda e buia, sarà utile che in tanti ricomincino a riaprire gli occhi. I risultati di Massa e di Vicenza (dove vince al ballottaggio il candidato di sinistra contro quello del PD a Massa, e a Vicenza strappata alla destra con il candidato a Sindaco che si dichiara contrario all’ampliamento della base Nato) vorranno o no dire qualcosa? Non basta essere “brillantini” in TV per stare in sintonia col popolo e non si può basare tutto sull’esposizione mediatica. Ci vogliono programmi chiari, riconoscibili, di sinistra; non c’è bisogno di essere scienziati della politica nel ricordare che se la gente deve votare programmi, scelte e uomini di destra lo fa scegliendo chi questi li rappresenta in “originale” e non in “fotocopia”. Dopo una sconfitta così grande e pesante, si impone a chi è e si sente di sinistra di ripartire da zero, risintonizzare i partiti, a partire dal mio, il PRC (senza “eliminarlo” anzi rafforzandolo) con il comune sentire della gente, con il popolo della sinistra che soffre e che vuol cambiare il “pensiero unico” di questo Paese che fa sentire Montezemolo più distante da Berlusconi che non da Veltroni. Le idee e la cultura di destra non si battono con programmi simili, ci vogliono messaggi, comportamenti e uomini alternativi, senza unti dal Signore… Su questo campo Berlusconi e la destra sono imbattibili. Meno passerella in TV, più fra la gente per sentire quali sono problemi, pensieri, esigenze, aspirazioni. Questo non può che RI-PARTIRE da aree del Paese dove la “sinistra” è ancora forte e presente. Se non faremo ciò, ci attenderanno altri 14 aprile e tante altre Roma. Chi si è ubriacato con Veltroni e il PD in questi mesi, è ora che si riprenda dalla sbornia e riparta, altrimenti Berlusconi, la Lega e i fascisti avranno solo da aspettare sulla riva del fiume che il cadavere (di quello che rimane) della sinistra passi. *Sindaco di Gubbio Condividi