Nei giorni scorsi, con una conferenza stampa dell’Amministrazione comunale, è stato presentato il programma 2010 del Todi Arte Festival. Pur dovendo doverosamente attendere lo svolgimento della manifestazione per giudicarne gli esiti, soprattutto di pubblico e critica, ad oggi non possiamo esimerci da alcune considerazioni preliminari. Il ritardo con cui è stato definito e presentato, tra smentite e conferme, il programma dell’edizione 2010 del Festival è semplicemente imbarazzante; per non parlare dell’ultimo mese di contraddittorie notizie apparse sui giornali, che hanno minato la credibilità della manifestazione, tra annunci di sospensione e rilanci, l’addio del direttore artistico Maurizio Costanzo e le lettere del Sindaco Ruggiano sui tagli di fondi operati a livello nazionale, val bene ricordarlo, dal “suo” governo di centrodestra. Dopo due anni di “cura Ruggiano” ecco i risultati sul Festival: con l’arrivo del direttore artistico Maurizio Costanzo si doveva assistere al totale rilancio della manifestazione (parola di Sindaco!), mentre se ne è decretata, di fatto, la fine. Colpa non della scelta di un nuovo direttore artistico, evidentemente, ma del cambio di formula utilizzata per la gestione del Festival. Fino a due anni fa, dei privati organizzavano la manifestazione, assumendone la direzione artistica, ma anche e soprattutto il cosiddetto rischio d’impresa: cercavano fondi e sponsor, si occupavano dei rapporti con tecnici ed operatori e se, a fine edizione, i conti non tornavano, mettevano mano al portafoglio e coprivano le perdite. Ruggiano e soci, due anni fa, hanno deciso di scindere la direzione artistica, affidandola a Maurizio Costanzo, dalla gestione organizzativa del Festival (e, quindi, dal rischio di impresa), facendo ricadere in capo alle casse comunali eventuali disavanzi di gestione. Una scelta errata, soprattutto di questi tempi, con i comuni impegnati a fare i conti con tagli di risorse sempre più consistenti. Per ciò che riguarda la partecipazione nelle decisioni, l’edizione 2010 del Festival non fa certo eccezione. Nonostante ripetuti solleciti e, persino, domande di attualità ed interrogazioni presentate dall’opposizione, in Consiglio Comunale la discussione sul Festival non è mai arrivata ed il centrodestra ha deciso di spendere ingenti risorse senza confrontarsi con nessuno. La frettolosa edizione 2010, infatti, costerà, comunque, molte migliaia di euro ed è davvero difficile immaginare la copertura totale dei costi senza un consistente intervento del Comune. Forse, mai come quest’anno, dopo le scelte sbagliate degli ultimi due anni, si sarebbe potuto ragionare di spendere le poche risorse del Comune in maniera più oculata. Di certo, il Festival non è più tale. Il programma presentato è quello tipico di una rassegna, cosa ben diversa da un festival. Rimane un cartellone di spettacoli, tenuti vagamente insieme da un tema, che sarebbe meglio definire semplicemente titolo, ma svanisce ogni forma di elaborazione culturale della manifestazione in sé. Assente ogni genere di novità: gli spettacoli proposti sono già tutti a spasso per l’Italia da tempo, spesso da anni. La sensazione è quella di un programma rimediato in tutta fretta. L’impressione che ne deriva, spiace dirlo, è quella di una città in decadenza, dove non si elabora cultura, ma si organizzano semplicemente serate più o meno di svago. Serate di svago che, peraltro, difficilmente riusciranno ad attrarre a Todi spettatori provenienti da lontano. Molto più realistico immaginare, stante anche il poco tempo per la promozione, una manifestazione per residenti o quasi, come lo sono già state, al di là dei proclami del centrodestra, le ultime due edizioni del festival, con presenze scarsissime ed incassi esigui. Passa, così, la quarta delle cinque estati del mandato Ruggiano. Avevano promesso miracoli, che, francamente, non riusciamo a vedere, mentre la città, inesorabilmente, si ferma. Carlo Rossini Capogruppo in Consiglio Comunale Partito Democratico Fabrizio Maria Alvi Capogruppo in Consiglio Comunale Partito Socialista – Movimento Repubblicani Europei Andrea Caprini Capogruppo in Consiglio Comunale Rifondazione Comunista Condividi