ASSISI (Avi News) – Per lo stile del film, per la compiutezza di indagine, per la ricchezza di informazioni e per l’equilibrio. Queste sono le motivazioni che hanno condotto la giuria (composta da Luigi Franchi, Fernando Ferrigno ed Enzo Lavagnini) ad assegnare il premio del concorso “Silver Flower” a Massimiliano Mazzotta per “Oil”, film di denuncia della situazione degli abitanti di Sarroch, in provincia di Cagliari, che vivono a stretto contatto con le emissioni del petrolchimico del gruppo Saras e Polimeri Europa. Il rapporto tra l’uomo e la natura in tutte le sue forme ed espressioni è stato, infatti, il tema della quarta edizione del Flower Film Festival, rassegna con concorso internazionale di cinema, che si è tenuta ad Assisi dal 16 al 18 luglio, ed è stata costellata da tre giorni di proiezioni di documentari, film, lungometraggi, cortometraggi e videoclip per cinema e televisione.
Altri premi hanno caratterizzato gli ultimi due giorni della manifestazione organizzata dall’associazione “Palladium productions”: sabato 17 luglio, il premio alla carriera “Platinum Flower” è stato assegnato a Luigi Di Gianni, maestro del cinema antropologico, che vanta una lunghissima carriera sia come regista che come docente ed è molto apprezzato anche all’estero (nel 2006 gli è stata attribuita dall’Università di Tubinga in Germania la laurea honoris causa per meriti nel campo cinematografico di ispirazione antropologica); il premio “Palladium Flower”, per l’alto valore etico e morale, è andato invece, domenica sera, a Karma Chukey, Piero Verni e Mario Cuccodoro con “In marcia verso il Tibet”, documento di estremo interesse che descrive, dal marzo all’agosto 2008, il più importante avvenimento politico nella storia della diaspora tibetana.
A tracciare il bilancio della manifestazione è stata Barbara Cannata, direttore artistico del Flower Film Festival: “Le sorprese più belle – ha detto - sono state gli incontri con le persone, le amicizie che sono nate spontanee ed anche le anime rivelatesi. La cosa bella è che le scritte che abbiamo messo su tutte le magliette e sui nostri cataloghi, che deriva da una canzone dei Platters (“only you can make the darkness bright”, che in italiano è “solo tu puoi far diventare il buio luce”) per noi significa che attraverso la pellicola cinematografica ed il Flower Film Festival vogliamo aprire uno squarcio nel buio di tutti per cercare di fare parlare la luce interiore ed esteriore”.
La serata conclusiva è stata un’ulteriore occasione per degustare i prodotti della filiera produttiva agroalimentare con “SalumiAmo con Bacco”, un tour del gusto promosso dall’Istituto valorizzazione salumi italiani (Ivsi) e dall’Unione italiana vini (Uiv): “Abbiamo scelto questa occasione del Flower Film Festival – ha spiegato Monica Malavasi, responsabile Ivsi – per far conoscere i salumi a Denominazione di Origine Protetta e Indicazione Geografica Protetta insieme ai vini Dop e Igp. Siamo stati, fino a ieri, ad Umbria Jazz, ed oggi abbiamo offerto ai cittadini di Assisi, alle persone appassionate di cinema che erano presenti a questo festival ed anche per gli stranieri, l’occasione di conoscere questi prodotti; tra l’altro – ha concluso la Malavasi - siamo il Paese con il maggior numero di denominazioni riconosciute (solo di salumi ce ne sono 33) e quindi ne possiamo essere fieri”.
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