La necessita' di continuare a perseguire i responsabili delle stragi che precedettero la liberazione dell'Italia ''non per esigenze di vendetta ma perche' non si possono prescrivere i delitti contro l' umanita''', e' stata ribadita dal deputato Alberto Stramaccioni, della commissione parlamentare che si occupa di queste vicende. Stramaccioni ha partecipato stamani nella Sala dei Notari all'iniziativa con gli studenti delle medie superiori cittadine organizzata dal Comune di Perugia alla vigilia del 25 aprile. Riferendosi alle stragi nazifasciste rimaste impunite ed al famoso ''Armadio della vergogna'' in cui vennero tenuti nascosti i relativi fascicoli, Stramaccioni ha auspicato che la Magistratura militare ''faccia il suo dovere fino in fondo'', non nascondendosi pero' che ''restano grandissime difficolta'''. Secondo lo stesso parlamentare umbro, nel tenere segreti quei fascicoli ''ci fu una scelta di politica internazionale molto chiara, per via dei rapporti all' interno del blocco atlantico''. Ha partecipato all'iniziativa di stamani anche Claudia Buratti, nipote di una delle vittime della strage di Sant'Anna di Stazzema dell' agosto 1944, una delle piu' sanguinose con le sue 560 vittime, che ha seguito personalmente l' inchiesta del Tribunale militare della Spezia. Il sindaco di Perugia, Renato Locchi, ha ricordato che domani ci sara' il tradizionale omaggio dei rappresentanti delle istituzioni ai caduti (''a tutti i caduti''), con cerimonie al Cimitero, all'Ara Pacis ed al Borgo XX Giugno. ''Il 25 Aprile - ha detto Locchi - e' una data fondante per l'Italia, perche' da quei fatti deriva la Costituzione repubblicana, i cui valori traggono origine dalla lotta per la Liberazione, da quegli ideali e dalle sofferenze di chi vi partecipo'. Non si devono brandire questi valori, oggi, contro nessuno, ma non ha senso volerli negare''. Condividi