di Nicola Bossi Le sezioni unite penali della Suprema corte sono state chiamate a decidere sul delicatissimo contrasto di giurisprudenza che si è generato sulla punibilità per chi coltiva piante di cannabis. In chiave giuridica la IV sezione penale ha così inquadrato i termini della questione: "Se la condotta di coltivazione di piante, dalle quali sono estraibili sostanze stupefacenti, sia penalmente rilevante anche quando sia realizzata per destinazione del prodotto ad uso personale". Su questo argomento la Cassazione si era espressa più volte in senso favorevole ai coltivatori ma a gennaio di quest'anno c'è stato un clamoroso dietro front: con la sentenza n. 871 la Suprema corte ha infatti sancito che basta coltivare una sola piantina di cannabis per commettere reato, non importa se sul balcone o nel giardino. Per questo la questione è approdata al Collegio esteso che stasera metterà la parola fine a questa confusa pagina di giurisprudenza. Condividi