placido m..jpg
(Di Maurizio Giammusso) (ANSA) - SPOLETO - William Shakespeare regna al 53/mo Festival dei Due mondi di Spoleto. Mentre al teatro Nuovo Bob Wilson offre le raffinate atmosfere luminose e sonore del suo stile applicato all'illustrazione dei sonetti del grande drammaturgo, al Chiostro di San Niccolo' e' in scena una creativa versione del regista Piero Maccarinelli del 'Troilo e Cressida' (ribattezzato Troilo versus Cressida): un dramma fluviale, lunghissimo, ispirato alla guerra di Troia, monumento alla crudelta' e stoltezza delle armi, contrapposta al furore dei sentimenti d'amore. Fra tutti Michele Placido assume il ruolo della guest star, o piuttosto del padre nobile di tanti giovani colleghi, interpretando la parte del re Priamo. Un'opera irrappresentabile, quasi, per il numero degli interpreti e l'insieme dei loro rapporti, tanto che ancora si ha memoria della versione che ne diede Luchino Visconti al Giardino di Boboli nel 1949, dove il mezzo ad un cast che era da nazionale del teatro di allora si faceva largo un giovanissimo Vittorio Gassman, tanto che a lui viene oggi dedicato il nuovo spettacolo nel decennale della morte. Piero Maccarinelli taglia e cuce con giudizio la complicata vicenda; soprattutto l'affida ad una traduzione molto libera, ultramoderna e grintosa di Ricci e Forte, un copione dove a Shakespeare si fanno digerire non solo termini come pubblicita' o antidepressivi, ma anche Dvd e messa in opera; insomma uno Shakespeare del 2000, anziche' il poeta del Seicento inglese. Il dramma shakespeariano e' cosi' usato soprattutto come scheletro di una vicenda affascinante, dove si discute di amore e morte, di modernita' e di destino; un'interpretazione che lascia un po' sconcertati nelle prime scene, ma che in seguito diventa accettabile e logica, frutto di un ammodernamento vistoso del testo, che Shakespeare perdonerebbe senz'altro. Il processo alla guerra e ai suoi signori (tutti in abiti moderni) si fa cosi' sarcastico, grottesco, assurdo. I valori consolidati si rovesciano, e quelli piu' moderni vengono illustrati nella loro follia: ecco la compravendita dell'io, ecco lo strapotere della pubblicita', l'invadenza dei media, le battaglie della politica, del giornalismo e della tv. In questa strada interpretativa Maccarinelli viene seguito con intelligenza e duttilita' da una ventina di giovanissimi attori freschi di studi d'Accademia, fra i quali spiccano Giulio Forges Davanzati nei panni di Troilo e Giorgia Solari in quelli di Cressidra. Condividi