GUBBIO - Aprira' i battenti il 26 giugno, a Gubbio, la mostra dedicata alle piu' belle maioliche rinascimentali provenienti da collezioni private, dal titolo ''La Via della Ceramica tra Umbria e Marche. Maioliche Rinascimentali da collezioni private''. Promossa dall'Associazione Maggio Eugubino, l'iniziativa rappresenta la seconda tappa di un percorso culturale di grande rilievo, fortemente voluto dal Maggio, incentrato sulla valorizzazione del Palazzo Ducale di Gubbio e intrapreso l'autunno scorso con l'importante lavoro di ricostruzione dello studiolo di Federico da Montefeltro, esposto al piano nobile. La mostra, che chiudera' i battenti a gennaio 2011, si inserisce in un percorso espositivo che si snoda lungo l'intero distretto regionale della ceramica, con esposizioni di maioliche pregiate anche a Deruta, Torgiano, Orvieto, Perugia. L'insieme di mostre e' stato reso possibile dall'impegno di molte istituzioni pubbliche e private quali l'Associazione della Ceramica, la Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, la Camera di Commercio di Perugia e Unicredit. La mostra, che ha ottenuto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica e il patrocinio della Regione Umbria, della Provincia di Perugia e del Comune di Gubbio, vanta diverse opere inedite e di grandissimo valore. ''Si deve immaginare un itinerario ideale - spiega il professor Ettore Sannipoli, ideatore e organizzatore della mostra, nonche' curatore del catalogo - che leghi tra loro rinomati centri di antica tradizione ceramica, particolarmente attivi nel corso del Rinascimento, quali Deruta, Gubbio, Castel Durante (l'attuale Urbania), Urbino e Pesaro. Anche geograficamente queste citta' si trovano, una dopo l'altra, lungo un unico percorso''. A fare da cerniera tra Umbria e Marche e' la citta' di Gubbio che, sottolinea Sannipoli, ''storicamente risulta l'unica delle cinque connessa ad ambedue i contesti regionali: ha fatto parte a lungo del Ducato di Urbino ed e' ubicata sul versante tirrenico dell'Appennino, dove si sviluppa prevalentemente la regione Umbria''. ''Anche per quanto concerne la maiolica rinascimentale -aggiunge Sannipoli - Gubbio rappresenta il tratto d'unione tra la ceramica derutese (dalla quale attinge tra la fine del Quattrocento e l'inizio del Cinquecento) e quella 'metaurense' (alla quale si avvicina particolarmente nei decenni successivi, istituendo legami sempre piu' stretti con fabbriche e operatori durantini e urbinati)''. Condividi