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FOLIGNO - Sei giorni di appuntamenti nel segno della musica delle nuove generazioni e di nuova generazione. E' ottimo il bilancio del sesto ''Young Jazz Festival'' appena concluso a Foligno. ''Quella di quest'anno - ha detto il presidente dell'Associazione Young Jazz, Mario Gammarota - e' stata un'edizione piena di sorprese con dei risultati che non ci aspettavamo. Un successo che consideriamo rampa di lancio e base per un futuro che si spera ancora piu' roseo, con la riproposizione della formula ormai collaudata e altre novita'''. L'appuntamento, svoltosi dal 28 maggio al 2 giugno, e' stato organizzato in collaborazione con Regione Umbria, Provincia di Perugia, Comuni di Bevagna, Foligno, Gualdo Cattaneo, Montefalco, Spello e Trevi e societa' Sistema Museo che ha contribuito alla sezione ''Young Jazz Museum''. Importante la sinergia con la Strada del Sagrantino per abbinamenti tra jazz e vino. ''Questi ragazzi - ha sottolineato l'assessore alla Cultura del Comune di Foligno Elisabetta Piccolotti - vanno sostenuti perche' mossi dalla passione. Attraverso il loro volontariato realizzano un evento importante, capace di offrire alla citta' la parte piu' sperimentale e fresca del jazz internazionale''. Si e' rafforzata, inoltre, la collaborazione con Umbria Jazz, che ha concesso il patrocinio a ''Young Jazz'' per il secondo anno. ''Questo festival - ha dichiarato Carlo Pagnotta, direttore artistico di Umbria Jazz - e' una bella realta' e lo dico da sempre. La modestia e l'entusiasmo dei ragazzi dell'Associazione dimostrano che i risultati, con la pazienza, la perseveranza e le capacita', si possono ottenere. La loro energia mi contagia''. La rassegna ha presentato artisti e progetti che seguono gli orizzonti piu' interessanti nella ricerca e nella sperimentazione in ambito jazzistico. Tra loro il duo Gianluca Petrella e Paolo Fresu, il progetto ''Rollerball'' guidato da Beppe Scardino, il ''Lunaria Quartet'' di Luca Aquino (vincitore nel 2009 del referendum della rivista Musica Jazz per la sezione ''Miglior nuovo talento''), Gaetano Partipilo e la sua ''Urban Society'', la Ray Anderson's Pocket Brass Band, Fabrizio Bosso con il suo ''Dynamic Trio'' e John De Leo alla guida del progetto ''Vago Svanendo''. Condividi