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di Giacomo Antonelli MARSCIANO: Un’altra fetta importante di storia se ne va da Marsciano, lasciando insoddisfatti e sgomenti i cittadini. Molta gente è accorsa ieri, per immortalare gli ultimi momenti di vita della ormai ex “Clinica Bocchini” che in futuro diverrà un Centro per anziani di circa 7.500 m3, manifestando apertamente la propria contrarietà. Una petizione era stata promossa negli ultimi giorni da parte di Massimo Di Mario e Daniele Volpi che si sono schierati contro l’Amministrazione Comunale, responsabile di una demolizione che interesserà un numero inquantificabile di alberi pregiati come querce e lecci secolari e che oltre all’abbattimento della Clinica Bocchini, vedrà modificare la struttura sportiva limitrofa, protagonista di adeguamenti anche costosi negli ultimi periodi. Tutto è partito dall’approvazione in Consiglio comunale, spiega Di Mario, “di un nuovo progetto, il cui piano attuativo è stato redatto da Ater, per la realizzazione di una residenza protetta e di alloggi per edilizia residenziale pubblica a servizio per persone anziane, da realizzarsi in via Salita Biscarini, in un’area che, per tale scopo, è già stata acquisita, a titolo oneroso, dall’Amministrazione comunale”. I due si sono subito mostrati altamente preoccupati per la sorte del “boschetto” e non hanno per nulla apprezzato la falsa linea del Consiglio Comunale il quale aveva in passato dichiarato che la costruzione del nuovo Centro per anziani non avrebbe minimamente interessato il campo sportivo. Invece ora - viene denunciato - “il progetto prevede una edificazione estesa a tal punto che dovranno essere abbattute o compromesse tutte le piante di pregio esistenti sul sito di intervento e sarà smantellato lo stadio comunale, compromettendo così il coordinamento tra polo sportivo e polo scolastico del capoluogo”. Il Consiglio Comunale dovrà inoltre valutare le osservazioni relative al piano regolatore, necessario per dare il via al progetto. Altro fatto che farà riflettere è la modalità di svolgimento della demolizione, avviata senza una precauzione minima, con l’area accessibile a tutti i curiosi. Non è stato di sicuro un bell’esempio questo. Ora, come detto, la parola passerà al Consiglio Comunale di Marsciano che dovrà considerare anche le tante proteste da parte dei cittadini. Condividi