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Domanda: Il governo Prodi ha fallito la sua missione amministrativa, sociale e politica, come ha ribadito Bertinotti? Roberto Carpinelli (Pdci):“Quando si dice che un governo ha fallito il giorno dopo si ritirano i ministri dal Governo. Al massimo si può sostenere l'esecutivo con un voto esterno. Questo Bertinotti non l'ha fatto. Quindi non è coerente la sua valutazione. Il Pdci invece ha criticato prodi, come sul Welfare, ma vuole riformare da dentro il Governo. Perchè in caso contrario c'è il rischio che nasca una Sinistra di opposizione e mai credibile per governare nulla”. Fiorelli (Verdi): “Non credo che la frase di Bertinotti sia una analisi felice né nei contenuti né per il futuro percorso della Sinistra. Il Governo non ha fallito, ma ha fatto tanti errori che si possono certamente recuperare se si ha realmente intenzione di farlo. Bisogna ora dare una scossa per il futuro e non tentare fughe altrove”. Vinti (Rc): “L'analisi di Fausto Bertinotti per quanto possa essere gravosa e impietosa, fotografa al momento una realtà sociale e politica del nostro Paese. Non può una forza di sinistra, unità o a più voci, fare finta di niente quando il proprio Governo dà ragione a Confindustria precarizzando il lavoro e non attuando quegli ammortizzatori sociali previsti nel programma dell'Unione. L'urlo di Bertinotti è legittimo e vuole essere uno scossone. Perchè tutti sappiano che non moriremo per un Governo di Confindustria” Calistri (Sinistra Democratica): “Rispondere a questa domanda non è certamente facile. Perchè è indubbio che le aspettative erano alte e importanti. Molte di queste non sono state attuate. Anzi sono state respinte da chi in teoria le aveva sottoscritte. Ma certamente ci sono i margini per una ricucitura e una inversione di marcia. A gennaio quella brutta parola che è la verifica potrebbe essere una tappa fondamentale per il rilancio”. Domanda: “E' d'accordo che il programma dell'Unione non è stato rispettato? Carpinelli (Pdci): “Non è mistero purtroppo per nessuno che l'Unione dopo la fase elettorale non si è messa in rotta verso il programma che avevamo condiviso tutti quanti. Sul Welfare abbiamo fatto una lunga battaglia, arrivando persino a non votare alla Camera. Precariato, stato sociale, rifinanziamento delle missione di guerra e pensione sono esempi di questo discostamento. Altro è stato fatto. Ripeto c'è tempo affinchè La Sinistra riesca a dare una svolta a questo Governo” Fiorelli (Verdi): “E' un Governo che ha peccato soprattutto nelle questione ambientali (penso all'acqua sempre più privata e ai pochi finanziamenti per la tutela ambientale) e in quelle legate alle fasce più deboli della società che sono state al momento sacrificate per un tentativo di maggiore impulso alla produzione”. Vinti (Rifondazione): “Il programma dell'Unione è servito soltanto per tenere unita l'alleanza in fase elettorale. Qualcuno era già convinto che ne avrebbe fatto carta straccia ma ha preferito comunque vincere per poi pugnalare alle spalle. Non tanto i partiti della Sinistra ma i lavoratori, i precari, i pensionati e quei movimenti pacifisti che ci hanno appoggiato per poi essere ripagata dal Governo con maggiori finanziamenti alla Difesa e il mantenimento di contingenti di guerra nelle aree a rischio del mondo” Calistri (Sinistra Democratica): “Il voluminoso programma dell'Unione è ormai stato superato sia da alcune forze politiche che evidentemente non ci hanno mai creduto, che dagli eventi economici che nessuno poteva prevedere come il rialzo delle materie prime (vedi il grano ), delle fonti energetiche e quindi dei prezzi che stanno uccidendo le famiglie dei lavoratori. Il programma visto che non è stato attuato deve essere rivisto nella verifica. Adesso serve trovare una accordo per temi da portare avanti. Domanda: Che ne pensa dell'imminente proclamazione dello sciopero generale dei sindacati Cisl, Cgil e Uil? Carpinelli (Pdci): “Visto come si sono comportati su importanti tematiche del Welfare dubito proprio che andranno contro il Governo. Si fa la voce grossa per potere ottenere un tavolo di discussione con Prodi. Il nostro sindacato di riferimento resta la Cgil anche se è sempre più il portavoce del Partito Democratico”. Fiorelli (Verdi): “I temi e le disfunzione che potrebbero generare uno sciopero ci sono tutti. Anche perchè fino adesso i lavoratori dipendenti sono stati messi in difficoltà da operazioni mirati. Comunque, non so se alla fine si arriverà alla sciopero generale”. Vinti(Rifondazione): “Voglio continuare a credere che la triplice sindacale ha il coraggio di indignarsi e di portare avanti le proprie battaglia anche a costo di fare un po' male ad un Governo che si vuole tenere in vita a tutti i costi. Voglio credere che prevalga il grido di rabbia dei lavoratori che dal comparto pubblico, passando per quello dei lavoratori nei panifici, fino ad arrivare ai metalmeccanici sono senza contratto da più di un anno”. Calistri (Sinistra Democratica): “ Il sindacato si può giocare la partita in tante maniere: può realmente farlo questo sciopero nazionale ma può anche alzare la voce per far capire al Governo che, seppur in stima, c'è bisogno di aprire un tavolo per trattare le questione della famiglia, dei lavoratori e dei salari che stanno perdendo potere d'acquisto maggiormente dopo il ritorno dell'inflazione. Non conta il metodo da adottare conta il raggiungimento delle istanze dei lavoratori che il sindacato deve sempre appoggiare a prescindere da chi Governa”. Domanda: Che riflessi porteranno in Umbria gli stati generali della Sinistra previsti per l'8 e il 9 dicembre? Carpinelli (Pdci): “Porteranno un contributo in più ad un percorso già avviato da tempo. E speriamo che portino anche un po' più di chiarezza su dove si vuole andare. Noi come Comunisti Italiani andiamo avanti sulla strada della Federazione delle forze di sinistra. Perchè ci si unisce soltanto quando si raggiunge un accordo su tutto o se si è dei pazzi furiosi. Anche perchè c'è molto che ci unisce ma ci sono cose che ci dividono: il sistema elettorale, il simbolo, una parte del discorso sul Welfare ad esempio”. Fiorelli (Verdi): “Gli stati generali serviranno per fare chiarezza su programme e strategie. In Umbria questo percorso di unità, su impulso del nazionale, lo abbiamo portato avanti. Ma su questo tema non posso aggiungere altro di più. Almeno per il momento”. Vinti (Rifondazione): “Gli stati generali sono la prova che non possiamo perdere tempo nell'osservare cosa ci divide, ma stringersi intorno a cosa ci unisce. I tanti lavoratori che sono venuti in piazza lo scorso 20 ottobre hanno chiesto rinnovo dei contratti di lavoro, stabilizzazione del precariato selvaggio, un salario con più potere di acquisto e un impulso verso la Pace. Noi siamo la Sinistra, e questo è da sempre il nostro pane quotidiano, non possiamo tradire questo popolo che ci vuole uniti. Dall'alto o dal basso l'importante che questa unità si faccia”. Calistri (Sinistra Democratica): “Io credo che è l'Umbria che possa insegnare o dare un maggiore contributo a questi stati generali della Sinistra ancora un po' diffidenti e disarticolati. Noi il cammino dell'Unità lo abbiamo intrapreso con successo da molto tempo, creando intergruppi che operano in simbiosi e allo stesso ritmo. E' per questo che è nata la Sinistra Democratica in italia. Ed è per questo che la Sinistra Democratica in Umbria è già così radicata”. L'intervista sarà integrata nelle prossime ore con le opinioni di Pacioni e Pensa. Condividi