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BARI - Nel giorno in cui la Cassazione ha confermato il carcere per i tre giovani accusati dell'omicidio di Meredith Kercher, l'inglese uccisa a Perugia la sera del primo novembre scorso, scoppia la polemica per le immagini trasmesse da Telenorba7 che ritrae il cadavere della ragazza nudo. Si tratta di immagini troppo crude (tanto da provocare lo sconcerto della sorella Stephanie), mandate in onda ieri sera dal programma di approfondimento 'Il Graffio', sul network privato Telenorba7, condotto dal direttore del Tg Norba, Enzo Magistà. Immagini che hanno scatenato molte critiche da telespettatori e operatori dell'informazione, tanto che sia l'Ordine dei giornalisti della Puglia sia il Garante per la privacy hanno chiesto di acquisire le immagini per accertare se e quali violazioni possano esserci state. Le immagini sono quelle girate dalla Polizia scientifica il 2 novembre, quando venne esaminato per la prima volta il luogo dell'omicidio dov'era ancora il cadavere. Telenorba7 le ha mandate in onda intorno alle 23, dopo che Magistà aveva avvisato gli spettatori che si trattava di immagini “forti” e per dieci secondi era' stato tenuto sullo schermo un cartello nel quale si sconsigliava la visione ad un pubblico non adulto e a persone che ritenevano di non poter sopportare immagini “forti”. Un filmato di due minuti e mezzo circa in cui si vede il cadavere a terra, accanto al letto, coperto da un piumone bianco, dal quale spunta un piede della ragazza. Poi viene tirato su il piumone e nelle immagini mandate in onda si vede il corpo dalla testa fino alla pancia. Si vede la gola squarciata, sulla quale si sofferma la telecamera. Gli occhi della ragazza sono coperti con una mascherina. Successivamente gli investigatori voltano il cadavere: nel filmato si vede quindi la schiena della ragazza, sporca di sangue, ed il sedere. Dopo le proteste di chi ieri ha visto quelle immagini (altre tv oggi le hanno mandate in onda ma depurate), oggi Telenorba ha annullato la replica prevista in serata. In una lunga nota, Magistà ha ribadito la sua scelta. “Non ho inteso ledere o violentare la dignità di alcuno”, ha scritto, sostenendo che l'intento della messa in onda del filmato “era ben altro: aiutare la ricerca della verità per arrivare almeno a scoprire” chi ha ucciso Meredith. Nel filmato è stato rivelato che la parte del reggiseno di Meredith Kercher su cui è stato trovato il Dna di Raffaele Sollecito, lo studente barese in carcere per l'omicidio, stato scoperto dalla polizia scientifica il 2 novembre, nel corso del primo sopralluogo eseguito nella stanza della vittima. E' stato però repertato solo nel secondo sopralluogo. Condividi