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Un’Aula Magna gremita ha assistito all’atteso evento “Demetrio Stratos La voce e il sogno” che l’associazione culturale Altotevere Live ha dedicato all’artista italo-greco-egiziano presso l’Università per Stranieri di Perugia. Divenuto ormai mito per più di una generazione prima come cantante degli Area negli anni 70, quindi come ricercatore sulle tecniche vocali, Stratos è una figura che affascina in egual misura docenti di glottologia e fonetica come giovanissimi fans del rock. A fare da “testimonial” un ispirato Filippo Timi; l’attore perugino, ormai accreditato come uno dei migliori interpreti del cinema italiano (premio Ciak miglior attore 2009, candidatura David Donatello 2010) che ha iniziato il proprio percorso ascoltando i dischi di Stratos. Davanti ad una divertita platea, composta in egual numero da giovani e over 40 ha dato dimostrazione degli esercizi vocali impostati sulle “diplofonie” di Stratos, ovvero sul canto in doppio registro che il cantante utilizzava per dimostrare possibilità canore che andassero al di là del “bel canto” e della melodia tradizionale. La giornata si è aperta con la proiezione in anteprima del film documentario “La voce Stratos” ritratto definitivo dell’artista con decine di interviste e immagini inedite a cui è seguita una vibrante esibizione di Patrizio Fariselli, fondatore e tastierista degli Area che ha regalato un medley al pianoforte dei brani storici della band. Sul maxischermo scorrevano memorabilia e immagini dei concerti perugini degli Area al Teatro Turreno nel 1975 e ai Giardini del Frontone nel ’78, immortalati dal fotografo Mimmo Rossi. Nell’incontro con il pubblico si sono succeduti gli interventi del Rettore dell’Università e di Antonio Batinti docente di fonetica presso la Stranieri, dopo una lezione del critico musicale Luca Frazzi sull’originalità degli Area: “un gruppo nato non per compiacere, ma per stimolare il pensiero”. Secondo l’ideatore dell’evento Giuseppe Sterparelli: “l’iniziativa è l’esempio di come in campo culturale le sinergie vincenti, in questo caso tra Comune, Univesità e Arci, siano possibili non con esborsi di denaro, ma trovando le giuste “corrispondenze” tra popolare, emergente e la cosidetta nicchia”. Condividi